16 agosto 2018

Addio ad Aretha Franklin, voce unica del soul e icona delle lotte per i diritti sociali

 

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È scomparsa oggi, 16 agosto, a 76 anni, Aretha Franklin. Regina del soul dalla voce immediatamente riconoscibile, icona di stile e di status, vincitrice di 21 Grammy, prima donna e entrare nella Rock and Roll Hall of Fame, se ne è andata a Detroit e, secondo le fonti americane, al termine di una lunga battaglia con il cancro, diagnosticato già nel 2010 e negli ultimi mesi peggiorato.
Nata a Memphis il 25 marzo del 1942, da padre predicatore battista e madre cantante, Aretha Franklin si trasferì a sei anni a Detroit, insieme alla famiglia. A 14 e 16 anni i primi figli e subito la passione irresistibile per la musica, che le fece superare i primi insuccessi, fino a I Never Loved A Man The Way I Loved You, primo di tantissimi pezzi a entrare nelle Top Ten delle riviste musicali e delle radio. Arrivano quindi le prime, enormi soddisfazioni, come Respect, cover di Otis Redding, che diventa l’inno della lotta per l’affermazione dei diritti di donne e afroamericani e, ancora oggi, ascoltatissima su ogni tipo di piattaforma. Già conosciuta anche in Europa per la cover di I say a little prayer, di Burt Bacharach e Baby I Love You, di Carole King, arriverà al successo globale quando Think, incisa nel 1968, ma venne inserita nella colonna sonora di The Blues Brothers, commedia musicale cult del 1980, diretta da John Landis e interpretata da John Belushi e Dan Aykroyd. Nel 2009 il neoeletto Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, la invitò a cantare per la cerimonia di insediamento. A novembre la sua ultima apparizione sul palco, a New York, per la Elton John Aids Foundation.

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