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Grazie alla collaborazione tra Alessandra Pierelli e la start up Anemotech s.r.l. nasce “The Breathing Art”, un’esposizione che unisce tecnologia e creatività. Pierelli, partendo dalle tecniche più classiche, il disegno dal vivo e la figurazione, è infatti arrivata a una ricerca più contemporanea che si esprime con l’utilizzo di materiali come il plexiglass, le puntine da disegno, la resina e in questa circostanza il tessuto the Breath®. The Breath® è un particolare tessuto brevettato da Anemotech che disgrega e assorbe le molecole inquinanti e che viene utilizzato già su larga scala, per esempio nelle affissioni pubblicitarie out door, ma che può essere usato anche nelle abitazioni, bastandone un metro quadro per depurare l’aria di un’intera casa. In una società dove il tema dell’inquinamento è purtroppo di stretta attualità, si sente il bisogno di nuovi prodotti che migliorano il modo di vivere. E l’arte, che è spesso un acceleratore di comunicazione, può avvicinare in modo intelligente le persone alle nuove tecnologie.
Ed è proprio il caso di Alessandra Pierelli, che usa The Breath® come base per dipingere o come tela per ricoprire sculture e oggetti di design che reinterpretano sbeffeggiando in maniera ironica, alcune icone della Pop Art e dell’Arte Informale. L’artista triestina ci propone una serie di lavori, in mostra il 17 e 18 aprile in Corso Matteotti 3, che spaziano lungo tutta la sua carriera, evidenziandone i nodi, dall’informale al concettuale, dalla pittura alla installazione, opere di grande potenza materica, di forte impatto estetico, perfino di giocoso detournement concettuale. Un corpo a corpo tra la creatività dell’artista e l’innovazione tecnologica il cui risultato è sorprendente e si sublima in uno stupendo monocromo Blu Klein riattualizzato alla luce di un materiale che respira.