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Hanno tenuto un lungo discorso, in una performance che in realtà è stata una conferenza stampa. La location? Il bordo piscina del Nautilus Hotel, su Collins Avenue a South Beach. L’argomento? Come sopravvivere a Donald Trump. Firmato Pussy Riot. “Ascoltate le vostre donne, smettetela di uccidere bambini neri, rendete l’America grande di nuovo”, sono i versi della canzone Make America Great Again, portata a Miami da Nadia Tolokonnikova, fondatrice del gruppo (nelle foto un frame del video). E che invece è sopravvissuta alla galera russa, e a Putin, e che sa bene di quel che parla – nonostante gli scetticismi che si riservano sempre a queste esternazioni.
Dunque quali sono i consigli? «Trovare o creare alternative. Se il governo non ti rappresenta, costruisci la tua rete sociale e fornisci un ambiente sicuro per le persone intorno a te. Aiuta coloro che sono più vulnerabili di te. Ci sono un sacco di persone che perderanno la loro salute e probabilmente qualcuno perderà la vita a causa della presidenza di Trump», ha sottolineato Tolokonnikova, che ha anche ribadito di non cadere mai nell’autocommiserazione. «Siamo nella merda, e non c’è nessun motivo per continuare a fingere che non lo siamo», ha detto riguardo all’ascesa della destra in Europa.
E allora, insomma, che si costruiscano istituzioni alternative, dal basso. In fondo, e stavolta siamo un po’ cinici, Trump non è che la ciliegina sulla torta, di un mondo occidentale e non votato all’implosione sociale, e probabilmente anche etica.