Una tavola rotonda con artisti, curatori, critici d’arte e makers è l’appuntamento che il 27 ottobre segna il lancio ufficiale del progetto espositivo dStrati, nato per proporre una sperimentazione tra arte e il nuovo strumento della stampa 3d. La factory creativa in cui questa commistione avrà luogo è lo studio dMake aperto un anno fa a Roma da Rosamaria Faralli, Denise Franzè, Gaetano De Francesco e Giuseppe D’Emilio; una giovane realtà formata da progettisti, architetti, fotografi e illustratori con i quali gli artisti che parteciperanno a questo esperimento relazionale saranno chiamati ad interagire per dare vita ad esiti artistici dai risultati non prevedibili. Grande curiosità quindi e attesa, animata anche dalla possibilità per giovani artisti di candidarsi a partecipare al progetto attraverso una call pubblica lanciata in occasione della Rome Maker Fair 2016 (tutte le informazioni sulla pagina FB @dStrati o da richiedere su dstrati.art@gmail.com). L’idea, nata dall’incontro dell’artista Francesco Petrone con il team di dMake, è quella di andare a lavorare nella zona di massimo fermento che si crea mettendo in relazione diverse realtà umane e creative (l’artista, il curatore, i progettisti) intorno ad uno strumento dalle enormi potenzialità, ancora inesplorate. Al centro della riflessione i concetti di riproducibilità, di ibridazione artistica, di arte relazionale e innovazione tecnologica. A seguito dell’incontro verranno formalizzati i primi inviti agli artisti mentre la chiusura della call è prevista per il giorno 23 novembre 2016. Le selezioni verranno effettuate dal dStrati team project composto da Laura Pezzoli (curator), Mariangela Capozzi (project manager and founder of Symparthy) e Francesco Petrone (creator and artist). Il progetto dStrati è realizzato da dMake in collaborazione con Symparthy, portale di arte per adolescenti, che sostiene e promuove l’arte in tutte le sue forme (www.symparthy.com).
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