Di chi è ossessionato dai significati e i simboli in arte.
L’arte è il riposo dello spirito. Riposo da non intendersi come momento di alienazione e vuoto, ma come ritorno a casa, ritorno nell’elemento più proprio e rigeneratore. Immaginiamo il grande studioso, l’erudito che dopo le fatiche intellettuali si immerge nella contemplazione della natura. Il suo intelletto non si spegne, ma si rigenera. Funziona senza sforzo, in armonia col cosmo e le altre facoltà. Non deve sforzarsi di analizzare, ma si può lasciare andare al tepore del sole, al canto degli uccelli, ai colori vivi e armoniosi del firmamento. Ecco l’arte è il giardino dello spirito e della cultura, dove l'uomo contemporaneo, cerebrale, iperspecializzato, iperconnesso, può riposare e riposando tornare temporaneamente alla sua condizione non alienata, in armonia con le altre sue facoltà, con le sue energie inespresse e represse, con gli altri esseri e col cosmo. L'arte è il giardino dello spirito perché riporta nello spirito ciò da cui lo spirito si è allontanato sviluppandosi, ma che è comunque l’elemento primigenio da cui si è originato. Proprio come con un giardino cerchiamo di riportare a noi un pezzo di natura, da cui ci ha allontanati la civilizzazione, ma che rimane comunque la nostra casa, la nostra origine, il nostro fondamentale esistenziale ed essenziale. Così l’arte riporta i nostri freddi intelletti a riconciliarsi con le emozioni, con le sensazioni, con le armonie, con il lasciarsi-andare, con la luce e con la materia, da cui la vita culturale e professionale moderna ci tengono dolorosamente lontani. Dunque chi è ossessionato dai simboli e dagli aspetti intellettuali, che sicuramente sempre sono presenti, trascurando gli aspetti sensibili ed emozionali, è come chi parla di lavoro a letto. Incapace di lasciarsi andare, di aprirsi alla festa dei sensi, incapace di andare al di là dell’intelletto alienato, parcellizzato e calcolatore della triste vita ordinaria. Incapace di riconciliarsi col proprio altro, unidimensionale e arido.
Ciro DD'Alessio
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