La dualità dell’essere si presenta sotto diverse forme, secondo quanto viene teorizzato in campo religioso, paranormale, psicologico, filosofico… Useremo qui l’espressione perturbante, che ci permette di dar nome alla rielaborazione che fece Freud del concetto di Unheimlich. Il perturbante nasce dall’incontro con l’altro che è in noi, un “io” che non riconosciamo e che tuttavia siamo: un riflesso deformante che non riusciamo ad identificare come nostro. Al sembrarci strano, questo “altro io” riflesso tende ad essere in primo luogo fonte di smarrimento e angustia. Tuttavia, una volta identificato, ci permette di afferrare qualcosa di noi che ci sfugge e mette in risalto ciò che reprimiamo.
Attraverso questa serie di fotografie, scattate in diversi momenti degli ultimi anni e represe in occasione di questa mostra, Giovanna Intra, grazie al suo sguardo peculiare, riesce ad insegnarci qualcosa di questo viaggio intrapreso dentro se stessi, partendo dall’inquietudine, verso la ricerca della riconciliazione con questo altro che vive in noi.

Eléonore Parchliniak
Madrid, 2018.