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Valentina Sforzini – Onore del vero.
L’artista indaga e ritrae il vero, la natura, il mondo che gli vive intorno, nature morte, l’arboreo, e tutto quando lascia mostrare l’esistenza.
Comunicato stampa
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“Scenari” si campiona ad essere, in una città come Firenze, lo specchio di un’arte di frontiera, assolutamente in movimento, ipermoderna, ipertesa, ipercolta, mente e cuore, ma anche progetto e destino della comunicazione estetica. E’ con questo progetto, ideato e diretto dall’illustre Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea Prof. Carlo Franza, figura di piano internazionale, che si vuole indicare e sorreggere l’arte nuova e, dunque, protagonisti e bandiere, bandendo ogni culto del transitorio per porgere a tutti il culto dell'eterno. Il terzo millennio che fa vivere i processi creativi in un clima di saccheggiamento della realtà, perchè il futuro è ora, fra rappresentazioni e interpretazioni, ci porta a cogliere il nuovo destino della bellezza. Con l'arte vogliamo aprire finestre sul mondo, con l'arte vogliamo aprire stagioni eroiche, con l'arte vogliamo inaugurare una nuova civiltà. Finestre sul mondo è un punto di partenza. Con “Scenari” si troveranno ad essere coinvolti, ogni volta, sei artisti con sei mostre personali. I sei di questo capitolo sono Elena Borboni, Mokhtar Jelassi, Giulio Perfetti, Eugenia Serafini, Valentina Sforzini, Tony Tedesco.
Scrive Carlo Franza nel testo: “Valendina Sforzini indaga e ritrae il vero, la natura, il mondo che gli vive intorno, nature morte, l’arboreo, e tutto quando lascia mostrare l’esistenza. Poi c’è anche il capitolo del corpo. Rappresentare il corpo, rappresentare la bellezza maschile e femminile, la nudità in posa, è per Valentina Sforzini ritrarre forme straripanti e opulente, riportare su carta o tela languori, capricci e inquietante sensualità, esercizio di stile e di espressività. Sappiamo quanto importanza ha avuto il nudo anche nel Novecento con Matisse, Picasso, Balthus, Freud, e altri ancora e quanto la passione del corpo ripreso tra dinamismo e quiete abbia raccontato il fascino misterioso di esso, allegoria di vanità e bellezza ma anche sintesi mirabile di vigoria ed armonia come piaceva agli artisti e ai filosofi greci. Oggi misurarsi su un tema qual'è questo, dinanzi a modelli poi ritratti significa per Valentina Sforzini credere all'esplorazione dell'immagine, significa aprire una finestra attingendo alla profondità della coscienza dove il simbolo convive con la forza dell'energia elementare. Così queste pitture di nudi intrise di filosofia e simbolismi, di esercizio e di maestria per il segno e per il colore, non solo non riescono a frenare la loro libertà espressiva, la pennellata calda e sensuale, ma svelano il nobile tema iconografico che è stato capace per secoli di far vivere anatomie, carnagione, erotismo, esibizione, gusto e intimità, sentimenti e desideri.”.
Biografia dell’artista
Valentina Sforzini è nata a Mantova nel 1985, città dove oggi vive e lavora. Ha frequentato il liceo scientifico e poi la facoltà di Architettura al Politecnico di Milano. Ha sempre avuto passione per lo studio e la ricerca, nel tempo è arrivata alla conclusione che sia l’Arte la più diretta indagine sulla natura umana. Ha così trasformato la sua attività di pittrice nel più grande obiettivo. Fondamentale per lei è stato l’incontro formativo con due grandi artisti contemporanei, Antonio López García e Nicolas Uribe, che l’ hanno iniziata al mistero dell’Arte e le hanno regalato una visione preziosa della pittura. Nel 2017 ha tenuto una personale nell’Ex Studio di Piero Manzoni nel quartiere di Brera a Milano. Nel 2018 l’illustre Storico dell’Arte Contemporanea Professor Carlo Franza la invita a tenere una personale dal titolo “ Onore del vero” nel progetto “Scenari” al Plus Florence di Firenze.
Biografia del curatore
Carlo Franza, nato nel 1949, è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Critico d’Arte. E’ vissuto a Roma dal 1959 al 1980 dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Filosofia e Sociologia). Si è laureato con Giulio Carlo Argan di cui è stato allievo e Assistente. Dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università estere. Docente nel Master Universitario “Management e Valorizzazione dei Beni Culturali” allo IED di Milano. E' Consulente Tecnico del Tribunale di Milano per l'Arte Moderna e Contemporanea. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci Critici d’Arte più importanti d’Europa. Giornalista, critico d’arte dal 1974 a Il Giornale di Indro Montanelli, poi a Libero fondato da Vittorio Feltri e diretto da Maurizio Belpietro. Nel 2012 riprende sul quotidiano “Il Giornale” la sua rubrica “Scenari dell'arte”. E’ fondatore e direttore del MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte, il Premio Città di Alassio nel 1980, il Premio Barocco-Città di Gallipoli nel 1990, il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, e il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000 (di cui è presidente di giuria dal 2001) e il Premio Città di Tricase nel 2008.Nel 2013 ha vinto il Premio “Berlino” per il Giornalismo e la Critica d'Arte. Nel 2016 ha vinto a Roma nella Biblioteca Vallicelliana il Premio ARTECOM-onlus per il Giornalismo, la Docenza Universitaria e la Critica d’Arte.
Scrive Carlo Franza nel testo: “Valendina Sforzini indaga e ritrae il vero, la natura, il mondo che gli vive intorno, nature morte, l’arboreo, e tutto quando lascia mostrare l’esistenza. Poi c’è anche il capitolo del corpo. Rappresentare il corpo, rappresentare la bellezza maschile e femminile, la nudità in posa, è per Valentina Sforzini ritrarre forme straripanti e opulente, riportare su carta o tela languori, capricci e inquietante sensualità, esercizio di stile e di espressività. Sappiamo quanto importanza ha avuto il nudo anche nel Novecento con Matisse, Picasso, Balthus, Freud, e altri ancora e quanto la passione del corpo ripreso tra dinamismo e quiete abbia raccontato il fascino misterioso di esso, allegoria di vanità e bellezza ma anche sintesi mirabile di vigoria ed armonia come piaceva agli artisti e ai filosofi greci. Oggi misurarsi su un tema qual'è questo, dinanzi a modelli poi ritratti significa per Valentina Sforzini credere all'esplorazione dell'immagine, significa aprire una finestra attingendo alla profondità della coscienza dove il simbolo convive con la forza dell'energia elementare. Così queste pitture di nudi intrise di filosofia e simbolismi, di esercizio e di maestria per il segno e per il colore, non solo non riescono a frenare la loro libertà espressiva, la pennellata calda e sensuale, ma svelano il nobile tema iconografico che è stato capace per secoli di far vivere anatomie, carnagione, erotismo, esibizione, gusto e intimità, sentimenti e desideri.”.
Biografia dell’artista
Valentina Sforzini è nata a Mantova nel 1985, città dove oggi vive e lavora. Ha frequentato il liceo scientifico e poi la facoltà di Architettura al Politecnico di Milano. Ha sempre avuto passione per lo studio e la ricerca, nel tempo è arrivata alla conclusione che sia l’Arte la più diretta indagine sulla natura umana. Ha così trasformato la sua attività di pittrice nel più grande obiettivo. Fondamentale per lei è stato l’incontro formativo con due grandi artisti contemporanei, Antonio López García e Nicolas Uribe, che l’ hanno iniziata al mistero dell’Arte e le hanno regalato una visione preziosa della pittura. Nel 2017 ha tenuto una personale nell’Ex Studio di Piero Manzoni nel quartiere di Brera a Milano. Nel 2018 l’illustre Storico dell’Arte Contemporanea Professor Carlo Franza la invita a tenere una personale dal titolo “ Onore del vero” nel progetto “Scenari” al Plus Florence di Firenze.
Biografia del curatore
Carlo Franza, nato nel 1949, è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Critico d’Arte. E’ vissuto a Roma dal 1959 al 1980 dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Filosofia e Sociologia). Si è laureato con Giulio Carlo Argan di cui è stato allievo e Assistente. Dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università estere. Docente nel Master Universitario “Management e Valorizzazione dei Beni Culturali” allo IED di Milano. E' Consulente Tecnico del Tribunale di Milano per l'Arte Moderna e Contemporanea. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci Critici d’Arte più importanti d’Europa. Giornalista, critico d’arte dal 1974 a Il Giornale di Indro Montanelli, poi a Libero fondato da Vittorio Feltri e diretto da Maurizio Belpietro. Nel 2012 riprende sul quotidiano “Il Giornale” la sua rubrica “Scenari dell'arte”. E’ fondatore e direttore del MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte, il Premio Città di Alassio nel 1980, il Premio Barocco-Città di Gallipoli nel 1990, il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, e il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000 (di cui è presidente di giuria dal 2001) e il Premio Città di Tricase nel 2008.Nel 2013 ha vinto il Premio “Berlino” per il Giornalismo e la Critica d'Arte. Nel 2016 ha vinto a Roma nella Biblioteca Vallicelliana il Premio ARTECOM-onlus per il Giornalismo, la Docenza Universitaria e la Critica d’Arte.
21
aprile 2018
Valentina Sforzini – Onore del vero.
Dal 21 aprile al 18 ottobre 2018
arte contemporanea
Location
PLUS FLORENCE
Firenze, Via Santa Caterina D'alessandria, 15, (Firenze)
Firenze, Via Santa Caterina D'alessandria, 15, (Firenze)
Orario di apertura
da lunedì a domenica, su appuntamento.
Vernissage
21 Aprile 2018, ore 18.00
Autore
Curatore