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Giuliano Grittini – La cracker’art – Mitografie
L’artista offre, dopo il capitolo della “Clonart” messa in piedi negli anni Novanta del Novecento, un’ampia apertura verso quelli che sono stati almeno fino ad oggi i chiari segnali della comunicazione.
Comunicato stampa
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In uno spazio ove alberga già il progetto “Scenari”, a Firenze, è ospitata la mostra “La Cracker’Art - Mitografie” con opere di “GIULIANO GRITTINI”. L'esposizione, ideata e curata dall’illustre Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea Prof. Carlo Franza, figura di piano internazionale, è una sorta di termometro della spettacolarità e della storicità dell’arte nuova, di un'arte che si fa veicolo di novelle idee scolpite nella cultura occidentale, di un'arte capace di rigenerare mondi e uomini, e si fa anche bussola in un mare di proposizioni della cultura e delle arti internazionali. Scrive Carlo Franza nel testo: “Torrenziale, come un fiume in piena, il percorso artistico di Giuliano Grittini offre, dopo il capitolo della “Clonart” messa in piedi negli anni Novanta del Novecento, un’ampia apertura verso quelli che sono stati almeno fino ad oggi i chiari segnali della comunicazione. E’ pur vero che in arte abbiamo avuto già la “funk art”-che vuol dire assemblaggio di cose e oggetti- e Edward Kienholz, ne è stato un precursore tra gli Anni Cinquanta e Sessanta. La “funk art” è stato un movimento dedito a raccogliere detriti e rottami da discariche e negozi di seconda mano -ben altra cosa del ready made- per comporre assemblamenti tali che, invadendo lo spettacolo della quotidianità, come estensioni tridimensionali del vero, lo provocassero. Una sorta di presa di coscienza su qualcosa da fustigare, ben oltre quindi il capitalismo americano che aveva ammorbato tutti, tanto da uscirne nauseati e averne persino repulsione. La funk art allora andava alla ricerca di cose da riciclare anche se orribili, con Giuliano Grittini c’è oggi sempre una ricerca in tal senso, un ritrovare qualcosa da poter riutilizzare, ma più nobile, più concettuale, più alta nel senso di mettere in cornice una immagine rieditata, nuova, assolutamente nuova attraverso una procedura tecnica e stilistica che Grittini chiama “cracker’ art”, o meglio una “funk art /cracker’art” che nobilita il perduto, l’abbandonato, il desueto, il passato di moda. Le parole e le immagini, le scritture e i caratteri di stampa registrati da secoli, lettere, manoscritti, parole che sanno di terra e di cielo, la carta patinata, i volti, i personaggi, i miti, le bellezze, che, catturate, raccolte, individuate, catalogate, sondate nella loro esaltante leggibilità, trovano nuova e mirata fortuna. Giuliano Grittini ha fatto nascere la “cracker’art” e non è certo cosa da poco, se si è soliti dire che in arte tutto è già stato messo in onda. Certo, ma per una transitorietà della cultura e dell’arte si tratta di rivisitare il passato con una accensione intellettuale unica e forsanche irripetibile, come ha fatto proprio Giuliano Grittini. Nel volgere di pochi anni il suo lavoro ha superato rapidamente le abituali destinazioni che regalano le differenze tra discipline artistiche,riuscendo a mettere insieme un corpus articolato e complesso (ma sempre di altissima e curatissima qualità estetica) fra cinema, fotografia, video, musica e teatro, mai avendo timore a ricombinarli in affreschi dal coinvolgimento ritmo visivo-narrativo. E dunque, partendo da momenti di ricerca, riflessione, accumulo e/o di figure storiche, di accattivanti volti intrisi di mito e sensualità, di storia e cultura, ha elaborato una vasta produzione di lavori, dove lo smembramento dell’immagine e la sua ricomposizione, in un lacerto di forme, di ritagli, di assemblaggi nobili, si avvia poi verso una sorta di abbevera mento di intensi colori già fin dai primi piani ravvicinati, tanto che il flusso visivo assume un
andamento novello dov’ è esaltata una capacità di immaginazione lussureggiante. Ed è la sensibile presenza del colore, talvolta o spesso anche maculata con fondi oro che uniscono immagine e testi poetici o scritture, con molteplici giochi di luce, rendono i lavori “icone concettuali”, paesaggi esplosi, anche attraverso un senso sottilmente erotico, giocoso, e bello per via di un’attenzione alle dinamiche più segrete del desiderio, colto -è vero- in una sinuosa prospettiva liberatoria. Questo nuovo capitolo, e queste nuove immagini sono come “miracolate” dall’artista Giuliano Grittini, per la unicità e la particolarità della composizione che si rispecchia nel raffinato e sperimentale formato espositivo, da farne un artista non solo di chiara fama, ma intellettuale di piano internazionale”.
Biografia dell’artista
Giuliano Grittini nasce e vive a Milano dove ha frequentato la scuola di Disegno Grafico e alcuni studi di importanti artisti, lavorando e realizzando libri d'artista e approfondisce l'arte della stampa. Realizza opere con artisti tra cui: Baj, Fiume, Sassu, Guttuso, Scanavino, Tadini, Warhol, Vasarely, Rotella, Ugo Nespolo e altri. Appassionato di fotografia, frequentando studi di artisti li fotografa in varie fasi del loro lavoro e durante le mostre in gallerie d'Arte. Con il critico e scrittore Luciano Prada pubblica il Volume "44 facce d'Autore" Fotografie e aforismi di artisti e personaggi del mondo dell'arte. Fotografie e opere sono state pubblicate da: Rizzoli, Bompiani, Frassinelli, "L'Espresso", "Panorama", "Corriere della Sera", "La Stampa", "l'Unità".Ha tenuto numerose mostre personali e collettive e ha partecipato a fiere nazionali e internazionali. Mostre e avvenimenti: Festival della Parola "VeneziaPoesia", Venezia, 1977 fotografando Alda Merini e Umberto Eco; "Arte oggi in EuropaART, Milano, 1994; MI-ART, Fiera d'Arte Moderna e Contemporanea, Milano, 1997; Biennale di Venezia, partecipa all'interno del "Bunker poetico" fotografia, Venezia, 2001; Festival della Letteratura 2002, partecipa alla mostra "Il lato oscuro della letteratura", con una prefazione di Alessandro Riva, pittura e fotografia; Galleria Bonelli Mantova, "Amore vol mente", Teatro Miela, Alda Merini e Licia Maglietta, Trieste, 2002.Libri: E' già difficile vivere una volta, figuriamoci molte volte" con una prefazione di Carlo Franza (con Alda Merini, CLON - ART, 1997 ); Ringrazio sempre chi mi da ragione (con Alda Merini, Stampa Alternativa, 1997); Il piacere di scrivere (L'Incisione Edizioni d'Arte - Milano ). Donna tra Mito e Società - personale Biblioteca - Boffalora Ticino. Nel 2003 viene pubblicato- Libro Unico - "ANTE LUCEM", Marina Cerati. Per l'edizione "Pulcinoelefante" realizza numerose fotografie di poeti ed artisti, per Dialogo Libri realizza la copertina "Oggi come Ieri". Novembre 2010 allo Spazio Oberdan per la Provincia di Milano "ALDA MERINI - L'anima della luce – Testimonianze",dedicata ad Alda Merini, e testimonianze di artisti nazionali e internazionali. Autore insieme al regista Cosimo Damiano Damato del Film "una donna sul Palcoscenico" con foto e video su Alda Merini e testimonianza di Mariangela Melato. Presentato nel 2009 al festival del cinema di Venezia .Dal Dicembre 2010 a Palazzo Reale di Milano presenta una serie di immagini dedicati ad Alda Merini con la regia di Pier Paolo Venier nella mostra "Ultimo atto d'Amore" con Mimmo Rotella e una serie di opere dedicate a Marilyn.Nel 2015 a Milano lavora con l’Amiga di Andy Wharol per Deodato Arte, dopo aver realizzato cartelle di opere per Missoni e Fiorucci.
Biografia del curatore
Carlo Franza è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Nato ad Alessano (Lecce) nel 1949, è vissuto dal 1959 al 1980 a Roma dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Sociologia e Filosofia); dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università Estere. E' Consulente Tecnico del Tribunale di Milano per l'Arte Moderna e Contemporanea. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci critici d’arte più importanti d’Europa. Giornalista, Critico d’Arte dal 1974 a “Il Giornale”di Indro Montanelli, poi a “Libero” fondato da Vittorio Feltri e diretto da Maurizio Belpietro. Nel 2012 riprende sul quotidiano “Il Giornale” la sua rubrica “Scenari dell'arte”. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. E’ fondatore e direttore del Mimac della Fondazione Don Tonino Bello. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000 (del quale è oggi Presidente di Giuria) e il Premio Città di Tricase nel 2008.Nel 2013 ha vinto il Premio “Berlino” per il Giornalismo e la Critica d'Arte. Nel 2016 ha vinto a Roma-Sala Vanvitelliana il Premio ARTECOM-onlus per il Giornalismo, la Docenza Universitaria e la Critica d’Arte.
andamento novello dov’ è esaltata una capacità di immaginazione lussureggiante. Ed è la sensibile presenza del colore, talvolta o spesso anche maculata con fondi oro che uniscono immagine e testi poetici o scritture, con molteplici giochi di luce, rendono i lavori “icone concettuali”, paesaggi esplosi, anche attraverso un senso sottilmente erotico, giocoso, e bello per via di un’attenzione alle dinamiche più segrete del desiderio, colto -è vero- in una sinuosa prospettiva liberatoria. Questo nuovo capitolo, e queste nuove immagini sono come “miracolate” dall’artista Giuliano Grittini, per la unicità e la particolarità della composizione che si rispecchia nel raffinato e sperimentale formato espositivo, da farne un artista non solo di chiara fama, ma intellettuale di piano internazionale”.
Biografia dell’artista
Giuliano Grittini nasce e vive a Milano dove ha frequentato la scuola di Disegno Grafico e alcuni studi di importanti artisti, lavorando e realizzando libri d'artista e approfondisce l'arte della stampa. Realizza opere con artisti tra cui: Baj, Fiume, Sassu, Guttuso, Scanavino, Tadini, Warhol, Vasarely, Rotella, Ugo Nespolo e altri. Appassionato di fotografia, frequentando studi di artisti li fotografa in varie fasi del loro lavoro e durante le mostre in gallerie d'Arte. Con il critico e scrittore Luciano Prada pubblica il Volume "44 facce d'Autore" Fotografie e aforismi di artisti e personaggi del mondo dell'arte. Fotografie e opere sono state pubblicate da: Rizzoli, Bompiani, Frassinelli, "L'Espresso", "Panorama", "Corriere della Sera", "La Stampa", "l'Unità".Ha tenuto numerose mostre personali e collettive e ha partecipato a fiere nazionali e internazionali. Mostre e avvenimenti: Festival della Parola "VeneziaPoesia", Venezia, 1977 fotografando Alda Merini e Umberto Eco; "Arte oggi in EuropaART, Milano, 1994; MI-ART, Fiera d'Arte Moderna e Contemporanea, Milano, 1997; Biennale di Venezia, partecipa all'interno del "Bunker poetico" fotografia, Venezia, 2001; Festival della Letteratura 2002, partecipa alla mostra "Il lato oscuro della letteratura", con una prefazione di Alessandro Riva, pittura e fotografia; Galleria Bonelli Mantova, "Amore vol mente", Teatro Miela, Alda Merini e Licia Maglietta, Trieste, 2002.Libri: E' già difficile vivere una volta, figuriamoci molte volte" con una prefazione di Carlo Franza (con Alda Merini, CLON - ART, 1997 ); Ringrazio sempre chi mi da ragione (con Alda Merini, Stampa Alternativa, 1997); Il piacere di scrivere (L'Incisione Edizioni d'Arte - Milano ). Donna tra Mito e Società - personale Biblioteca - Boffalora Ticino. Nel 2003 viene pubblicato- Libro Unico - "ANTE LUCEM", Marina Cerati. Per l'edizione "Pulcinoelefante" realizza numerose fotografie di poeti ed artisti, per Dialogo Libri realizza la copertina "Oggi come Ieri". Novembre 2010 allo Spazio Oberdan per la Provincia di Milano "ALDA MERINI - L'anima della luce – Testimonianze",dedicata ad Alda Merini, e testimonianze di artisti nazionali e internazionali. Autore insieme al regista Cosimo Damiano Damato del Film "una donna sul Palcoscenico" con foto e video su Alda Merini e testimonianza di Mariangela Melato. Presentato nel 2009 al festival del cinema di Venezia .Dal Dicembre 2010 a Palazzo Reale di Milano presenta una serie di immagini dedicati ad Alda Merini con la regia di Pier Paolo Venier nella mostra "Ultimo atto d'Amore" con Mimmo Rotella e una serie di opere dedicate a Marilyn.Nel 2015 a Milano lavora con l’Amiga di Andy Wharol per Deodato Arte, dopo aver realizzato cartelle di opere per Missoni e Fiorucci.
Biografia del curatore
Carlo Franza è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Nato ad Alessano (Lecce) nel 1949, è vissuto dal 1959 al 1980 a Roma dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Sociologia e Filosofia); dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università Estere. E' Consulente Tecnico del Tribunale di Milano per l'Arte Moderna e Contemporanea. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci critici d’arte più importanti d’Europa. Giornalista, Critico d’Arte dal 1974 a “Il Giornale”di Indro Montanelli, poi a “Libero” fondato da Vittorio Feltri e diretto da Maurizio Belpietro. Nel 2012 riprende sul quotidiano “Il Giornale” la sua rubrica “Scenari dell'arte”. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. E’ fondatore e direttore del Mimac della Fondazione Don Tonino Bello. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000 (del quale è oggi Presidente di Giuria) e il Premio Città di Tricase nel 2008.Nel 2013 ha vinto il Premio “Berlino” per il Giornalismo e la Critica d'Arte. Nel 2016 ha vinto a Roma-Sala Vanvitelliana il Premio ARTECOM-onlus per il Giornalismo, la Docenza Universitaria e la Critica d’Arte.
21
aprile 2018
Giuliano Grittini – La cracker’art – Mitografie
Dal 21 aprile al 18 ottobre 2018
arte contemporanea
Location
PLUS FLORENCE
Firenze, Via Santa Caterina D'alessandria, 15, (Firenze)
Firenze, Via Santa Caterina D'alessandria, 15, (Firenze)
Orario di apertura
da lunedì a domenica, su appuntamento
Vernissage
21 Aprile 2018, ore 18.00
Autore
Curatore