Dal 14 febbraio alle ore 19 Simone Mereu, docente e storico dell'arte, espone alla PMA di via Napoli 84 una serie di lavori che ha per titolo Antenati possibili (pronipoti improbabili).
La ricerca artistica di Simone si concentra sull'analisi della civiltà d'immagine in cui viviamo, incentrata più sull'apparenza che sulla sostanza, e che dietro gli avatar che affollano i vari social ci siano vite e pensieri che rappresentano interessanti campionari di umanità.
Ispirata inizialmente alle figurine dei calciatori, il lavoro di Simone Mereu si è trasformato in un gioco delle somiglianze, foriero di storie racchiuse in foto frontali, spesso poco espressive, che lasciano la possibilità di ricordare i volti incrociati nel viavai del nostro quotidiano, per strada o nel web.
E' da li, dall'idea di un catalogo umano, della rappresentazione della comédie humaine, che son nati prima i gruppi seriali, una sorta di griglia di ritratti come in I volti che vedo, Social o le disordinate Figurine per Tonna, ritratti sovrapposti come in nuova e diversa partita di scalineddu, infine sui singoli volti, piccole miniature ad acquarello in formato fototessera.