25 giugno 2019

Lo spazio è un’idea politica. Sette film di Liam Gillick in dialogo con il Madre di Napoli

 

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Un momento di fermento per il Madre che, dopo aver inaugurato la personale su Pier Paolo Calzolari, ha dedicato un‘importante retrospettiva a Liam Gillick. “In piedi in cima a un edificio: Film 2008-2019”, frutto del lavoro curatoriale di Alberto Salvadori e del direttore dello stesso museo napoletano, Andrea Viliani, presenta l’intenso lavoro filmico realizzato negli ultimi undici anni dall’artista inglese, nato nel 1964 ad Aylesbury.
Il progetto espositivo che ne consegue esprime il risultato di un lungo processo di sperimentazione e ricerca da parte di Gillick che, in questa esposizione, interviene direttamente sull’allestimento, con la suggestiva idea di trascinare il fruitore all’interno di un viaggio, per un’esplorazione che passa dallo sguardo dell’artista al mondo e attraverso il mondo. Vengono così presentati sette film di diversa natura, proiettati oppure su monitor, in cui immagini, suoni e comunicazione scritta sconfinano fino a diventare un’opera totale: Everything Good Goes (2008), 1848!!! (Film) (2010), Margin Time (2012), Margin Time 2: The Heavenly Lagoon (2013), Hamilton: A Film by Liam Gillick (2014), Heckle (2014), Construction of One (Video) (2016), Margin Time 3 (2018).
Evidente è l’attinenza di ognuno di questi linguaggi con l‘intero tessuto di opere già presenti nel museo. Una affinità che si fa ancora più esplicita nell’ultimo ambiente, in cui sono esposti lavori tridimensionali di artisti come Sol LeWitt e Donald Judd che, vicini all’astrazione e alla minimal art, rendono formalmente tangibile la ricerca che caratterizza l‘intero lavoro di Gillick.
Seguendo la linea dell’estetica relazionale, teorizzata da Nicholas Bourriaud ed espressa già in diverse occasioni da Gillick, il percorso espositivo, più che come una rassegna o un racconto, va infatti interpretato in relazione con lo spazio, da intendere non solo come ambiente fisico ma anche come idea politica, sociale ed economica, per un processo che coinvolge ogni visitatore. (Emanuele Castellano)

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