11 giugno 2019

Andrej Dubravsky da Richter Fine Art, Roma

 

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A Roma, alla galleria Richter Fine Art, inaugura oggi, 11 giugno, la prima personale in Italia di Andrej Dubravsky, “Emissions and secretions”, con dipinti inediti. 
«È così utopico pensare di cambiare il mondo con l’arte e la pittura?» è l’interrogativo che si pone l’artista, le cui opere, oltre ad essere state esposte in Slovacchia, Repubblica Ceca, Italia, Francia e Brasile, hanno ottenuto riconoscimento internazionale in mostre collettive a New York e in Germania e sono entrate nella collezione della galleria Nazionale Slovacca.
«L’artista slovacco, classe ’87, – ha spiegato la galleria nel comunicato stampa – attraverso i suoi dipinti sfida gli ideali di natura, sessualità, genere e potere. Tra adolescenti, figure ambigue travestite da insetti, conigli, galli, gatti e stati di metamorfosi tra cui i suoi amati bruchi Dubravsky tratta temi a lui cari e molto attuali come il cambiamento climatico, l’agricoltura intensiva, l’industria globale, la politica. La pittura di Dubravsky, all’apparenza giocosa e formalmente convenzionale, esplora temi molto più scuri tra cui relazioni intergenerazionali, elementi di sottomissione, complicità, porno; e delicati, come l’omosessualità e l’auto-gratificazione. […] Dubravksy cerca di sedurre l’osservatore in una relazione intima. Con i suoi dipinti, invita a un viaggio amichevole in una terra sconosciuta, trasformando il visitatore in un voyeur».
Abbiamo posto alcune domande sulla mostra a Tommaso Richter, gallerista di Richter Fine Art.
Come è nata la mostra, quale nucleo di opere sarà in mostra e come è strutturato il percorso espositivo?
«La mostra nasce, come ogni volta, da una discussione con l’artista. Ovviamente lascio sempre interpretare loro lo spazio della galleria (non essendo una precisa white cube, si divertono a giocare con lo spazio), mentre la selezione delle opere viene fatta insieme. Per questa mostra le opere sono tutte nuove e mai esposte prima. Il percorso è abbastanza inusuale, si avranno opere di grande e medio formato sui due piani della galleria e in alcune sarà previsto uno sfondo fatto di un’altra tela sottostante. Penso che il piano inferiore sarà la grande sorpresa (non so se è il caso svelarlo) dove l’artista ha installato granturco sul pavimento e opere a muro».
Potete riassumerci, in estrema sintesi, la poetica dell’artista?
«La pittura di Dubravsky, all’apparenza giocosa e formalmente convenzionale, esplora temi molto più scuri tra cui relazioni intergenerazionali, elementi di sottomissione, complicità, pornografia. Temi non ortodossi, come omosessualità e auto-gratificazione». 
Come si inserisce questa mostra nella programmazione della Galleria Richter Fine Art?
«La mostra è in piena linea con ciò che vuole proporre la galleria. Si cerca sempre di fare ricerca attraverso la vera pittura e magari andare un po’ contro gli standard odierni».
Quali saranno le prossime mostre in programma?
«Si alterneranno personali e collettive con pittori che hanno già esposto durante questi anni e nuovi artisti ansiosi di esporre a Roma in galleria». (Silvia Conta)
Andrej Dubravsky
“Emissions and secretions” 
Dall’11 giugno al 31 luglio 2019
Galleria Richter Fine Art
Vicolo del Curato 3, Roma
Opening: martedì 11 giugno, alle 18.30
Orari: dal lunedì al venerdì dalle 13.00 alle 19.00 e il sabato su appuntamento
www.galleriarichter.com, info@galleriarichter.com

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