09 marzo 2019

Il Contemporaneo pre Brexit da Sotheby’s

 

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È stata una serata irregolare per Sotheby’s nella sua ultima selezione di Arte Contemporanea a Londra prima della Brexit. L’asta ha totalizzato un rispettabile 93,3 milioni di sterline (123 milioni incluso il premio), in calo da 109,3 milioni di generati dalla vendita equivalente dello scorso anno.
Solo un’opera ha superato i 10 milioni di dollari, un grande lavoro di Jean-Michel Basquiat, Apex (1986), che ha venduto una stima superiore a 8,2 milioni. Sotheby’s ha sbandierato il fatto che il lavoro fosse costato solo 16 mila sterline nel 1988, quando fu venduto per la prima volta, ma da allora ha cambiato diversi proprietari. 
La serata ha pubblicato ottimi risultati per le donne britanniche e artisti della diaspora africana. Ma quasi la metà dei 66 lotti offerti sono stati venduti a prezzi inferiori o inferiori alle loro stime basse, quindi a punti sembrava un duro lavoro per Sotheby’s, che aveva chiaramente ridotto le riserve in vendita.
Una coperta di Tracey Emin ha venduto ben al di sotto delle stime per 405.000 mila sterline, con una sola offerta a una terza parte in garanzia. Anche un dipinto di Jenny Saville, Juncture, ha venduto al suo garante per  5,4 milioni di sterline, al di sotto della stima, comunque un grande un miglioramento rispetto alle 459.200 sterline realizzate nel 2009 quando è stato venduto al rivenditore Pilar Ordovas. 
Una delusione è stata una grande tela in bianco e nero dell’artista Mark Bradford, che ha rappresentato gli Stati Uniti all’ultima Biennale di Venezia. Non ci sono state offerte abbastanza vicine alla sua stima di 2,2 milioni (2,9 milioni). 
Oltre a un lavoro di Hockney e Richter, il contingente europeo di artisti era guidato da Lucio Fontana, per cui il successo sembra non esaurirsi mai. La maggior parte delle offerte è arrivata per lavoro di ottone lacerato fatta a New York nel 1962 e partita verso l’America, vendendo per 2,7 milioni di sterline (3,6 milioni di dollari), una cifra quattro volte superiore a sette anni fa.
In viaggio verso est Adrian Ghenie, il cui dipinto figurativo Il Funerale di Duchamp, ha venduto 4,3 milioni di sterline, molto più del milione che ha portato quattro anni fa. 
A conti fatti, il totale, nonostante gli alti e bassi e le vendite mancate, è da considerarsi un buon risultato, entro le stime di partenza. 

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