06 febbraio 2019

We started with a flame: Ariel Schlesinger a Brescia

 

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“We started with a flame” è la seconda personale di Ariel Schlesinger (1980, Gerusalemme) alla Galleria Massimo Minini, a Brescia: «A quattro anni di distanza dalla precedente mostra – scrive Minini nel testo per la stampa – Ariel presenta un triplice progetto che unisce la costante ricerca sulla trasformazione di un evento da negativo in positivo, lo sfruttamento di qualcosa di ordinario come possibilità creativa e un’inedita voglia di confronto con la grande scultura che non perde mai di vista il prezioso valore della sorpresa».
Abbiamo posto due domande a Schlesinger sulla mostra e una alla galleria.
Che opere saranno presentate in mostra? Come è strutturato il percorso espositivo? 
«Intitolata “We started with a flame”, l’esposizione si articola a partire da un’opera di grandi dimensioni pensata come installazione per la prima sala, clamorosa e poetica…un albero di bronzo dalle dimensioni reali, impressionante e seducente nella sua precisione imitativa, la cui folta impalcatura di rami nasconde un piccolo dettaglio: una fiammella che arde senza mai consumare la materia che le dà vita.
La mostra proseguirà con sculture di vetro, ricomposizioni in equilibrio risultato di piccole catastrofi, cocci di specchi rotti riassemblati all’insegna della duplicità tra trasparenza e riflesso. Torna infine il fuoco, elemento tanto caro alla mia pratica artistica, protagonista di un film. Ma ancora una volta le cose non sono come appaiono ad una prima occhiata». 
Come si inserisce questo nucleo di lavori nella tua ricerca? Quali sono gli elementi centrali della tua ricerca?
«Il progetto unisce alcuni filoni di ricerca affrontati negli ultimi anni. Innanzitutto, la costante ricerca sulla trasformazione di un evento da negativo in positivo. Il pericolo è un elemento centrale nella mia ricerca, ma è sempre sottoposto a controllo, dando origine ad un risultato esteticamente affascinante e che cerca di coinvolgere sentimentalmente l’osservatore. Penso alle mie tele bruciate: la fiamma libera definisce la trama dell’opera, una potenziale catastrofe è sottoposta ad attento controllo e disciplinata in esperienza creativa, il risultato è un’illustrazione fisica di un insensato atto offensivo e violento.
In secondo luogo, direi che mi capita spesso di sfruttare elementi e situazioni ordinarie come possibilità creativa: è lo stesso disastro che, ponendo fine allo scopo originale di un artefatto, offre a noi spettatori l’opportunità di scoprire qualità finora nascoste. Di conseguenza, le mie opere possiedono sempre una forte componente di sorpresa e umorismo…».
Una domanda alla galleria: come si inserisce questa mostra nella vostra programmazione? Quali saranno le prossime mostre?
«Galleria Massimo Minini inaugura il 2019 con un focus sul lavoro di alcuni giovani artisti scoperti durante le scorse stagioni e che quest’anno si presentano per la riconferma, ormai raggiunti da una notorietà internazionale.  Rappresentiamo Ariel Schlesinger dal 2015, portando sugli stand delle fiere internazionali i suoi scultorei intrecci di tele bruciate. Ad Art Basel nel 2016 abbiamo presentato la sua poetica danza dei fogli nella sezione Art Unlimited. Lo scorso anno, l’artista ha vinto il concorso per la realizzazione di una monumentale opera pubblica da installare a breve all’ingresso del Jewish Museum di Francoforte: un successo permanente ma soprattutto una riflessione che coinvolge l’artista nel profondo.
Dopo di lui, ci sarà la seconda personale di Haris Epaminonda, artista cipriota che, dopo aver partecipato alle scorse due edizioni di documenta a Kassel, presenterà il suo lavoro intervenendo sia nel Padiglione Centrale che all’Arsenale della Biennale di Venezia». (Silvia Conta)
Ariel Schlesinger
“we started with a flame”
dal 9 febbraio al 30 marzo 2019
Galleria Massimo Minini
Via Apollonio, 68 – Brescia
Opening 9 febbraio 2019, h 18 
Orari: dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 19.30, sabato dalle 15.30 alle 19.30  
www.galleriaminini.it, info@galleriaminini.it
 

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