29 gennaio 2019

Florian Hecker. La prima assoluta per Art City

 

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Con la prima assoluta della composizione più recente di Florian Hecker, uno dei massimi esponenti della computational music contemporanea, il programma di Art City 2019 – in cui l’evento è tra i selezionatissimi main projects – raggiunge uno dei suoi momenti più emozionanti. A offrire al “popolo dell’art week bolognese” quest’occasione unica è l’associazione culturale Xing, che nel suo DNA ha l’attenzione verso forme d’arte  immateriale. Giovedì 31 gennaio, in un evento aperto a tutti, Hecker svelerà “SynAsTex Korrektur”, esecuzione di live electronics per 9 canali, nell’atrio monumentale della Scuola di Ingegneria e Architettura dell’Università di Bologna, e venerdì 1 febbraio tre repliche permetteranno di vivere «questo nuovo “teatro della percezione” – come spiega Xing nel comunicato stampa – dando vita al dialogo tra l’architettura severa del razionalismo italiano – che enfatizza l’equilibrio tra slancio verticale e solidità strutturale – e la musica elettronica dell’artista tedesco – che dall’immaterialità numerica riesce a far emergere delle vere e proprie presenze oggettuali: sculture sonore che si manifestano come realtà fluttuanti grazie alla sintesi uditiva dello spettatore».
Abbiamo posto alcune domande a Xing, fondata a Bologna nel 2002, per scoprire il progetto dell’artista tedesco, in attesa del live. 
Che progetto presenta Florian Hecker per Art City Bologna 2019? Perché avete scelto gli spazi della Scuola di Ingegneria e Architettura?
«Il progetto che presenteremo a Bologna è “SynAsTex Korrektur”, che rappresenta in sostanza il tassello più recente della ricerca compositiva di Florian Hecker. Il lavoro di Hecker è molto compatto. Possiamo considerarlo, almeno per quel che riguarda il suo sviluppo sull’arco degli ultimi 15 anni, come un unico tessuto evolutivo di cui le singole tappe rappresentano delle forme di manifestazione occasionata. Lo spazio della Scuola di Ingegneria, si presta molto bene per questa ulteriore messa in opera del “teatro acustico” di Hecker, per le sue caratteristiche architettoniche e spaziali. È un luogo molto severo, con volumetrie alte e la presenza di materiali costruttivi abbastanza interessanti: cemento rivestito di lastre di marmi e calcari fossili che offrono notevoli possibilità di riverbero alle frequenze sonore. Per certi aspetti è una grotta artificiale – parliamo dell’atrio dove avverrà la performance – dalla quale si diramano i cunicoli che conducono alle diverse aule di studio della Scuola di Ingegneria. Per altro verso, oltre al fatto che questo edificio degli anni ’20 è poco conosciuto nonostante le sue peculiarità, ci piaceva l’idea di fare incontrare un artista contemporaneo, che molto ha lavorato assieme a ingegneri del suono, con gli studenti che ad ingegneria acquisiscono sapere. È un modo per metter in contatto ambienti che si ritengono separati».
Come si inserisce questa performance nella ricerca di Hecker?
«”SynAsTex Korrektur” è una verifica evolutiva di “Synopsis As Texture”, una composizione commissionata nel 2018 dal SWR Expertimentalstudio Freiburg, in occasione del festival Donaueschinger Musiktage 2018, occasione nella quale Hecker ha collocato una presenza scultorea molto precisa, il Frei Systemtechnik Filterbank, un digital vocoder ricostruito appositamente basandosi sul prototipo sviluppato dall’Expertimentalstudio tra il 1989 e il 1992. Si tratta di un upgrade tecnologico intorno alla sintesi sonora delle qualità timbriche della voce. Hecker è molto interessato, da tempo, a questo aspetto “vocale”, ossia alle possibilità aperte dalle tecnologie di sintesi di fondare un nuovo paesaggio timbrico. Molto spesso il lavoro di sintesi è stato utilizzato per riprodurre o simulare funzioni che appartengono alla natura – la voce umana per esempio. Hecker, appartenendo per certi aspetti ad una tradizione novecentesca, con una attitudine post-dodecafonica, ribalta radicalmente questo approccio naturalistico sfruttando la possibilità di creare timbri mai uditi, non emulativi, ma forse espressione di quel panorama di iper-oggetti e nuove entità di cui si occupa la nuova ontologia (Hecker è abbastanza legato al gruppo di lavoro di Urbanomic). Credo si tratti del tentativo di dar consistenza fisica anche se non visuale, alle voci di esseri-a-venire; una ricerca che travalica l’attuale contesto di meticciato globale, ben rappresentato da un fenomeno come il trap».
Perchè Xing ha scelto questo progetto per Art City? Che cosa state preparando per i prossimi mesi?
«Art City rappresenta una occasione per rendere approciabile ad un pubblico più vasto forme di ricerca contemporanea che sono ritenute specialistiche ed esiziali, come la sound-art. Xing, nel panorama bolognese e italiano, si occupa di queste forme di arte immateriale e Hecker è uno degli artisti che maggiormente stimiamo. Considerando che altri aspetti più legati alle performing arts sono confluiti in altre parti del programma di Art City e Arte Fiera (vedi Oplà, sezione curata dalla mia collega Silvia Fanti), la presentazione di SynAsTex Korrektur implementa il panorama sulla produzione contemporanea a Bologna in questi giorni.
Nei prossimi mesi, a parte alcune residenze produttive a Raum e molto lavoro di pre-produzione su progetti a medio termine, stiamo lavorando a pieno regime alla ottava edizione di “Live Arts Week”, che avrà luogo a Bologna dal 4 al 13 aprile. Un’altra bella sfida, avendo per il 2019 deciso di fare esplodere in maniera centrifuga il corpus del festival in molti luoghi della città». (Silvia Conta)
Florian Hecker
SynAsTex Korrektur 
sound performance (première)
a cura di Xing
Università degli Studi di Bologna – Scuola di Ingegneria e Architettura 
Viale del Risorgimento 2, Bologna
giovedì 31 gennaio, alle 19.30 (première)

venerdì 1 febbraio, alle 12, alle 19.30 e alle 21.30 (repliche)
www.xing.it, www.artcity.bologna.it, info@xing.it

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