18 gennaio 2019

Il 2018 della GNAM di Roma, tra numeri che crescono e nuove acquisizioni

 

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Colpita dai tagli inferti dalla nuova Legge di Bilancio ma in attesa di una manovra correttiva da parte del Governo, la GNAM-Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma può consolarsi con i numeri del 2018. Il museo ha registrato 213.820 visitatori, per il terzo anno consecutivo in crescita rispetto al 2015, un dato che include le 27.278 persone che hanno scelto il museo come luogo in cui trascorrere del tempo usufruendo dell’area accoglienza, magari per assistere agli eventi organizzati nella Sala delle Colonne, che sono stati oltre 70, seguiti da un pubblico di circa 8mila persone. Una valutazione incoraggiante emerge anche dall’indagine sulla customer satisfaction dei visitatori, che ha restituito una percentuale di risposte positive dell’81,7%. 
«In Galleria nel 2018 abbiamo davvero fatto il giro del mondo: dall’Africa, alla Cina anzi ai BRICS per tornare in Italia con il grande omaggio a Rotella. Un viaggio che ha indagato l’altro e l’altrove, che è arrivato a noi e che si è sempre intrecciato con “Time is Out of Joint” e con le opere di una collezione strepitosa in un allestimento plastico, pronto a trasformarsi, ad accogliere e rilanciare in un gioco di rimandi sorprendente», ha dichiarato la direttrice della Galleria Nazionale, Cristiana Collu. Il riferimento è alla retrospettiva a cura di Germano Celant e Antonella Soldaini, dedicata a Mimmo Rotella e visitabile fino al 10 febbraio, oltre che a “BRIC-à-brac – The Jumble of Growth”, a cura di Gerardo Mosquera e Huang Du
Incrementata anche la collezione, che si è arricchita di 74 nuove acquisizioni, con opere di Giacomo Balla, Jean Gorin, Alberto Ziveri, Emanuele Becheri, Daniela De Lorenzo, Gary Komarin, Pinot Gallizio, Guido Strazza. Permanente che, peraltro, è sempre in movimento, come per “La verità è sempre un’altra – dialogo tra due collezioni”, progetto espositivo che ha messo in dialogo un nucleo di opere provenienti dall’EMST-National Museum of Contemporary Art di Atene con la collezione di Time is Out of Joint.

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