16 gennaio 2019

Quando la moda sconfina nell’arte. L’armadio di Daniela Dallavalle nella Baracca di Carpi

 

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Vestirsi di personalità, in armonia con se stessi e gli altri, vestire un capo, la casa, l’ambiente che ci circonda o che si vive, trasferire forza ed energia, condividere. Questa, in sintesi, la ricerca espressiva di Daniela Dallavalle, ed ecco che quella da poco presentata a Carpi è la mostra di una linea e di uno stile di vita piuttosto che soltanto una collezione in una sfilata. 
Negli spazi total white della cosiddetta “Baracca sul Mare”, la suggestiva struttura di 600 mq costruita esternamente in Krion bianco, le collezioni esposte di abiti si avvicinano allo stile del lettering, dei grafismi, delle astrazioni geometriche, in sintesi, accostandosi al linguaggio dell’arte contemporanea. Non si può, dunque, parlare di Dallavalle esclusivamente come di una designer, semmai come un’artista davvero sui generis. Dal taglio particolare, il suo stile sfocia nel casual e non si preoccupa del genere, per lei, l’abbigliamento, donna o uomo che sia, può fondersi in unico capo. Scardina, pertanto, le regole, lontana da schemi e canoni prestabiliti, per dettare una moda più libera. Con una tale attitudine creativa, Dallavalle si impone come freelance della moda e contemporaneamente dell’arte. 
Luogo di scelte attente, il vestito è una estensione della propria personalità. E di genialità nel caso di Dallavalle, che pensa il corpo e l’abito nell’ottica di una dilatazione dei propri limiti di confine. Arte pura. Allora, tra le numerose collezioni, si vedono proteiformi e roboanti outfit, oltre che ben 4 linee diverse, tutte modalità e declinazioni del suo essere, funzionali a esprimere un vasto e ricco bagaglio, un “armadio” di conoscenze e visioni, in questo vivace dinamismo creativo in cui il fil rouge è la definizione dello sguardo, attraverso l’occhio, simbolo del guardare come scoperta. Oltre a una varietà di capi, non mancano imperfezioni ricercate e pattern artistici, geometrie tattoo e incisioni sul corpo, perché la collezione Dallavalle è pensata come un viaggio, un’esplorazione visiva attraverso cui lo scambio tra l’arte, soprattutto, classica e quella contemporanea, avviene in modo non diviso con l’ambito della moda. 
Come un’equilibrista che sta sospesa su un filo per metà tradizionale e per metà innovativo, Dallavalle vola leggera tra le nuvole, che anche la sua Baracca riflette. (Anna de Fazio Siciliano)

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