Storie di moda, da Fortunato Depero a Giorgio Armani. Lo stile Campari in mostra a Milano

Fino al 9 marzo la Galleria Campari presenta “Storie di Moda. Campari e lo stile”, mostra dedicata all’esplorazione della profonda relazione tra il marchio e il mondo della moda, intesa come espressione di arte e costume. La curatrice Renata Molho ha strutturato un percorso in cui i concetti di “stile” e “stili”, di cui la comunicazione Campari si è fatta testimone, sono declinati attraverso bozzetti pubblicitari, fotografie, grafiche, abiti, riviste e accessori. Quattro sezioni tematiche, Elegance, Shape and Soul, Futurismi e Lettering, mettono in dialogo opere provenienti dall’archivio di Galleria Campari con prestiti da case di moda, musei e fondazioni, tra cui le opere realizzate per Campari da Fortunato Depero, Bruno Munari, Marcello Dudovich, e Franz Marangolo, accostate e integrate alle creazioni e ai bozzetti dalla Fondazione Gianfranco Ferré e agli abiti scultura dalla Fondazione Roberto Capucci. L’allestimento presenta, attraverso cortocircuiti cronologici, anche manifesti della Belle Époque, bozzetti e abiti di Giorgio Armani, lavori pubblicitari Campari in pieno stile Sixties, un abito e accessori della linea “Balmoda” di Laura Biagiotti, omaggio al maestro futurista Giacomo Balla, e ancora, la moda di Raffaella Curiel, lo storico legame tra con il mondo del cinema, raccontato attraverso molti dei progetti in mostra, dai bozzetti pubblicitari che Franz Marangolo realizza per Campari negli anni Sessanta, veri e propri omaggi ispirati alle figure di Brigitte Bardot e Audrey Hepburn raffigurate in pieno stile dell’epoca, alle eleganti fotografie di Giovanni Gastel. Tutto questo, e molto altro ancora, è il racconto di 150 anni di storia, coerente nei decenni e al passo coi tempi, strutturato attraverso il potere evocativo e suggestivo dell’immagine, da sempre stato il principale mezzo di comunicazione di Campari.