20 ottobre 2018

Un legame da rinnovare. A Pescara, una doppia mostra ricorda la Biennale Arte-Natura

 

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Ospitata all’interno delle sedi dello Spazio Matta e del Museo delle Genti d’Abruzzo di Pescara, la mostra “Arte Contemporanea nel Paesaggio d’Abruzzo”, progetto della Fondazione Aria e a cura di Valentina Valentini, si configura come un evento di grande importanza disciplinare e utile a ricostruire i momenti e i passaggi più significativi della storia artistica e ambientale del territorio, attraverso il confronto con l’arte contemporanea. Il progetto, oltre a mostrare un’indole quasi cronachistica e indubbiamente di ricerca, percepibile dall’amplio ed esauriente apparato documentale fatto di cataloghi, riviste e fotografie di repertorio a disposizione del visitatore, vede, presso lo Spazio Matta, una selezione di opere di Sebastiano Antonio De Laurentiis, insieme a un intervento video interattivo del celebre Studio Azzurro, mentre, al Museo delle Genti d’Abruzzo, sono in mostra i lavori di Lucilla Candeloro
Il comune denominatore estetico dell’iniziativa, comprensibile dalla tipologia e dalla qualità dei pezzi in mostra, è quello di riflettere sul binomio Arte e Natura, ricordando l’eccezionale storia e l’esempio della Biennale Arte-Natura che, fra il 1996 e il 2006, proprio in molte località della provincia di Chieti, ha visto operare in contesti dall’alto valore ambientale e storico-paesaggistico numerosi artisti quali – fra i molti – Nicola Carrino, Nunzio, Alfredo Pirri e Costas Varotsos. Difatti, il video di Studio Azzurro titolato Espolrazioni tra Arte e Natura, vuole omaggiare e raccontare questa straordinaria esperienza terminata ormai dodici anni fa, tuttavia concentrata su una problematica ancora dall’urgente attualità, ricordando la storia di quei luoghi che ospitarono la manifestazione e delle opere site-specific di quegli artisti che vi parteciparono, oggi, inspiegabilmente, minacciate dall’incuria e dal degrado. Proprio quella dell’indimenticato Sebastiano Antonio De Laurentiis – fra gli iniziatori della suddetta biennale – insieme al suo lavoro può essere considerata la figura chiave dell’evento, in quanto autore di opere denotabili per l’impiego di materie naturali di frequente allo stato grezzo, lavorate con interventi minimi, mai invasivi e organizzate in forme spesso armoniche, altre volte più radicali e altre ancora tali da far avvertire tutta la fisicità dei materiali scelti e liberati – nella formulazione dell’opera – dagli obblighi biologici di sorta, pur conservando le specificità della materia organica che rende i lavori in questione effimeri, corruttibili, deperibili e particolarmente sensibili a fattori climatici. 
Ciò evidenzia una non casuale affinità con i lavori di Lucilla Candeloro, imperniati sulla qualificazione estetica di elementi naturali che nel perimetro delle sue carte, trovano degno luogo insieme a un’inedita dimensione e dignità narrativa. Coronamento di un progetto espositivo così completo, è la costruzione, da parte di Zucreativelab, di un sito web in grado di raccogliere filologicamente le testimonianze e i contributi, sia artistici che critici, di quelle personalità che hanno permesso la nascita e l’evoluzione della Biennale Arte-Natura cercando di tracciarne un cronologia e, non meno importante, finalizzato alla promozione, valorizzazione e salvaguardia delle opere che hanno lasciato gli artisti coinvolti e che ancora oggi, come un costellazione, sono disseminate nella Val di Sangro. (Davide Silvioli
In home: Lucilla Candeloro, Museo delle Genti d’Abruzzo, Pescara, 2018 
In alto: Studio Azzurro, Esplorazioni tra arte e natura, Spazio Matta, Pescara 2018

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