16 ottobre 2018

Schiele scomparso, restituito e all’asta

 

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“È sempre un’emozione poter proporre in asta un’opera così importante e realizzata da un così iconico artista e questo capolavoro del 1913 di Egon Schiele è uno dei pochi paesaggi dell’artista rimasto in mani private. Ma è un privilegio maggiore avere Dämmernde Stadt all’asta a novembre per la storia famigliare di cui è stato testimone e che ora siamo in grado di riportare alla luce. Il dipinto racconta infatti la storia di Elsa Koditschek e della sua lungimirante decisione di acquistare un quadro d’avanguardia nel 1928 “. Queste le parole di Lucian Simmons, Worldwide Head of Restitution and Senior Specialist in the Impressionist & Modern Art Department di Sotheby’s che raccontano l’importanza di Dämmernde Stadt (Die Kleine Stadt II) (City in  Twilight (The Small City II)) di Egon Schiele, opera che sarà al centro dell’asta Impressionist & Modern Art Evening Sale che si terrà a New York il 12 novembre 2018. L’opera ha un passato legato a doppio filo con la storia della famiglia che l’ha custodita in questi anni.
Realizzata nel 1913, l’opera venne acquistata nel 1928 da una giovane vedova viennese: Elsa Koditschek. La ragazza durante le persecuzioni naziste, avvenute dopo la conquista dell’Austria nel 1938, fu costretta a vendere l’opera per sopravvivere.
Sotheby’s presenterà il lavoro dopo una lunga trattativa che si è conclusa con la restituzione dell’opera agli eredi della famiglia Koditschek. La stima del lavoro, che è stato nascosto per circa 50 anni, va dai 12 ai 18 milioni di dollari. 

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