04 ottobre 2018

Nagasawa, amico antigravitazionale

 
Nell’anno della sua scomparsa La Nuova Pesa di Roma dedica un omaggio al grande artista giapponese che, arrivato a Milano all’età di ventisette anni, aveva scelto l’Italia per vivere e lavorare

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La mostra-omaggio a Hidetoshi Nagasawa (Tonei, Manciuria, 1940-Milano, 2018), l’artista giapponese ma italiano d’adozione recentemente scomparso, che La Nuova Pesa inaugura oggi intende, attraverso le parole stesse di Simona Marchini, «celebrare un incontro sottile e profondo tra due persone». Il cui primo incontro risale a oltre un decennio fa, precisamente al 2005, anno in cui Simona Marchini invitò l’allora giovanissimo critico d’arte Giacomo Zaza a curare la doppia personale “Araki-Nagasawa”. Seguirono altre collaborazioni, come la mostra “Ombra d’Angelo” al Monastero delle Lucrezie nell’ambito del Todi Arte Festival 2007, fino alla più recente, lo scorso anno, in occasione della mostra “Trame d’autore” presso l’Auditorium di Roma nell’ambito della XII edizione della Festa del Cinema.
Il titolo del progetto espositivo, “Amicizia senza gravità”, intende alludere sia alla specificità del lavoro di Nagasawa, la cui sospensione e assenza di peso sembra sfidare la legge fisica di gravità, sia a quella che dovrebbe essere la condizione dell’amicizia: la non obbedienza alla meccanica e alla dinamica della pesantezza, dunque della gravità, nella relazione. 
Dalla fine degli anni Sessanta a cui data il suo esordio, e fino agli ultimi esiti formali, la disciplina artistica di Nagasawa è, infatti, un invito a esercitare diversamente lo sguardo e i propri sensi verso il superamento della materialità apparente e delle sue leggi. Così, nonostante nell’accostamento compositivo tra le parti delle sue sculture le proprietà fisiche della materia (come legno, ferro, cera, carta o bambù) siano sempre ben presenti e individuabili, tuttavia non impediscono all’opera «di stare in aria», come affermava l’artista, perché può essere considerata riuscita solo quando «c’è equilibrio, quando anche cinquecento chili vengono fatti galleggiare nell’aria e sembrano leggeri». Una sospensione tra cielo e terra, un’estasi “antigravitazionale” della materia attraverso un percorso costellato di “luoghi” materiali e immateriali, che Nagasawa costruisce sotto forma di dimore, stanze, porte, muri, giardini, recinti, barche, paraventi. 
In occasione della mostra odierna La Nuova Pesa ripropone la grande installazione del 2005 Struttura di odore e, per gentile concessione di Andrea Alibrandi (Galleria Il Ponte, Firenze) la scultura Vecchio pino, 1985, già presentata nel 2017 in occasione della mostra “Trame d’autore”. (Cesare Biasini Selvaggi)
In alto: Vecchio pino, 1985
In homepage: Struttura di odore, 2005

INFO
Opening: ore 19.00
Hidetoshi Nagasawa. Amicizia senza gravità
dal 5 ottobre al 30 novembre 2018
LA NUOVA PESA-Centro per l’arte contemporanea
via del Corso 530, Roma
orari: dal lunedì al venerdì, ore 10.00-14.00 e 16.00-20.00
tel. 06 3610892 – www.nuovapesa.it

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