29 settembre 2018

Quale corpo per il futuro?

 
Da oggi in mostra a Bologna, da GALLLERIAPIÙ, la ricerca del collettivo Apparatus 22 incentrata sul corpo proiettato nel futuro, tra il viscerale e il digitale, tra il piacere e l’abuso, tra l’impossibile e il plausibile solo tramite radicale immaginazione

di

Apparatus 22 è un collettivo artistico transdisciplinare fondato nel gennaio 2011 dagli attuali membri Erika Olea, Maria Farcas, Dragos Olea, insieme a Ioana Nemes (1979-2011) in Romania, a Bucarest. Dal 2015 tra Bucarest e Bruxelles, Apparatus 22 si definisce come un collettivo di sognatori, ricercatori, attivisti poetici e futurologi (falliti) interessati – attraverso installazioni, performance, testi – all’esplorazione delle intricate relazioni tra economia, politica, studi di genere, movimenti sociali, religione e moda, al fine di comprendere la società contemporanea. Un recente argomento di ricerca e di riflessione nella pratica di Apparatus 22 è sul corpo proiettato nel futuro, tra il viscerale e il digitale, tra il piacere e l’abuso, tra l’impossibile e il plausibile, solo tramite radicale immaginazione. Questo alveo di ricerca informa il progetto espositivo che si inaugura questo pomeriggio a Bologna da GALLLERIAPIÙ, dal titolo “Arrangements & Haze”. Molte le questioni poste sul tavolo dal lavoro degli artisti in mostra. Per esempio, alcune società avanzate immerse nella tecnologia già sperimentano l’alienazione hardcore e l’istupidimento sociale. Immersi nella crescente diffusione della tecnologia nelle nostre vite e nella necessità di sfuggire alle pressioni di una società esibizionistica e perfezionista, saremo in grado di sfuggire alle trappole che ci possono far perdere nel virtuale? E, poi, cosa ne sarà del corpo tra milioni di anni? Perché l’uomo del futuro dovrebbe avere una forma umanoide? E, infine, se la totale automazione mette in ombra il lavoro, la ricerca del piacere si trasformerà in lavoro a tempo pieno?
Il percorso di “Arrangements & Haze” negli spazi della galleria bolognese racconta le molteplici possibili manifestazioni del corpo, secondo il collettivo, tramite otto suggestivi testi poetici, ancora una volta tatuati su grandi ritagli di pelle bianca. Verrà presentato anche un nuovo corpo di opere inedite: uno studio di prototipazione rudimentale per la costruzione di oggetti fragili, sciamanici, crudi e immaginifici che si presentano come amuleti votati alla diffusione della speranza come strumento critico, in un universo unico e immaginario. Lunghi titoli rappresentativi completano le opere dandogli un valore aggiunto sostanziale.
Al centro il problema della concentrazione della ricerca scientifica nelle mani di pochi eletti che si pone come ostacolo al cambiamento radicale e produttivo auspicato.
In homepage: Apparatus 22 – Arrangements and Haze Rite 
In alto: Apparatus 22, Arrangements & Haze, Exhibition view 
INFO
Opening: ore 18
Apparatus 22. Arrangements & Haze
dal 29 settembre al 22 dicembre 2018
GALLLERIAPIÙ
via del Porto 48 a/b, Bologna 
+39 (0)513179675
www.gallleriapiu.com

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui