18 agosto 2018

Un tunnel sotto Stonehenge. Gli archeologi insorgono contro il progetto di Highways England

 

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È uno dei luoghi più misteriosi del nostro pianeta e qualcuno ha pensato bene di scavarci sotto ma non per trovare la soluzione all’enigma. Highways England, società a maggioranza pubblica che gestisce la viabilità autostradale inglese, ha presentato il nuovo progetto di un tunnel a scorrimento veloce che passerà vicinissimo a Stonehenge, il sito neolitico che si trova vicino ad Amesbury, nello Wiltshire, 13 chilometri a nord-ovest di Salisbury. Si tratta del più famoso e colossale circolo di megaliti, la cui costruzione si svolse durante l’arco temporale compreso tra il 3100 e il 1600 a.C. e che, secondo le ricostruzioni più accreditate, dovrebbe rappresentare un antico osservatorio astronomico. Sito altamente simbolico, tra wiccan, druidi e Re Artù, la sua attuale sistemazione si deve ai lavori di restauro effettuai nella prima metà del Novecento, mentre al 1986 risale il sui inserimento nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO. Un riconoscimento che, però, non ha valore giuridico e non costituisce un parere vincolante, per esempio, nel caso che qualcuno ci voglia far passare un’autostrada sotto. 
Contro il progetto, che fu già presentato nel 2014 e dovrebbe costare 2 miliardi di dollari, si sono immediatamente levate le calorose proteste degli archeologi, secondo i quali un intervento così imponente metterebbe a serio rischio la delicata staticità dell’area, oltre che l’ecosistema umido che ha permesso la conservazione non solo di Stonehenge ma anche delle altre emergenze archeologiche, come i tumuli funerari del vicino sito di Blick Mead. Nelle intenzioni di Highways England, la nuova strada a 4 corsie dovrebbe decongestionare il traffico della vecchia A303, più stretta e intasata di turisti, che comunque corre relativamente vicino al sito.
 Nelle ultime settimane, la società è stata invitata dal governo a rivedere i piani ma sembra che, alla fine, arriverà l’approvazione. La costruzione dovrebbe iniziare nel 2021 e, a meno d prevedibili intoppi legali, sarà completata entro il 2025.

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