16 agosto 2018

La Scapiliata di Leonardo da Vinci è l’Ospite Illustre di Palazzo Zevallos di Napoli

 

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Fino al 2 settembre, l’Ospite Illustre a palazzo Zevallos di Napoli è la Scapiliata di Leonardo Da Vinci. L’Ospite Illustre è una rassegna che offre al pubblico la possibilità di ammirare opere d’arte, provenienti da importanti musei, italiani o stranieri, allestite negli ambienti delle Gallerie d’Italia, ovvero, le sedi di Milano, Napoli e Vicenza che il gruppo Intesa Sanpaolo ha dedicato all’arte. Tra gli ospiti recenti, ricordiamo Arlecchino con specchio, di Pablo Picasso, dal museo Thyssen-Bornemisza di Madrid, e i Musici di Caravaggio, dal Metropolitan Museum di New York. 
A Palazzo Zevallos le opere ospitate nell’ambito di questa rassegna sono posizionate in una piccola sala a piano terra, adiacente a un corridoio in cui ne viene spiegata l’importanza e in cui vengono proposte declinazioni di tale opera in chiave contemporanea. Come spiegato nel corso dell’inaugurazione da Michele Coppola, direttore della sezione Arte, Cultura e Beni Storici di Intesa Sanpaolo, lo scopo di iniziative del genere è fare sì che il pubblico diventi ambasciatore della galleria, oltre a coinvolgere i fruitori nella riscoperta di quel senso di grandezza che solo l’arte sa trasmettere. 
La testa di donna, detta Scapiliata, in prestito concesso dal Complesso monumentale della Pilotta di Parma, non è una di quelle opere che porta sulle spalle lunghi secoli di letture critiche e speculazioni, si tratta di una piccola tavoletta di legno che testimonia un periodo di studio di Leonardo. Insieme a Leon Battista Alberti, infatti, l’artista concordava nel fatto che uno degli esercizi più difficili e fruttuosi del disegno fosse disegnare una donna con i capelli al vento. Proprio la comunanza di tale esercizio ha fatto sì che la Scapiliata conoscesse periodi in cui l’attribuzione a Leonardo era certa e periodi in cui lo era meno, una vicenda attentamente raccontata nel saggio del curatore Marco Carminati, presente nel catalogo bilingue edito da Marsilio. Tutt’ora sono in corso gli studi che mirano a datare l’opera con certezza. 
Negli ambienti adiacenti è visibile una riproduzione di Salomè con la testa del Battista, di Bernardo Luini. In tale opera è riscontrabile una certa somiglianza tra la protagonista femminile di quest’ultimo dipinto e la Testa di donna di Leonardo. Le opere, elaborate tramite Digital Art Work e riprodotte in scala 1:1 in serie limitata, vengono accostate in un video al fine di rendere il fatto evidente. (Ambra Benvenuto)

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