01 agosto 2018

Banksy? Al chiuso!

 

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Tutti lo conoscono, anche se nessuno ne ha mai scoperto la vera identità. A renderlo popolare ci ha pensato la sua opera – popolare anche questa, trattandosi di Street Art – e ad alimentarne il mito è stato proprio quell’alone di mistero dato dall’anonimato. Stiamo parlando di Banksy, che non ha certo bisogno di presentazioni. Almeno, non per conquistare il “suo” pubblico. E neppure per balzare agli occhi della cronaca di tutti il mondo, attraverso le sue opere di denuncia, per lo più sociale. A ospitare più di cinquanta creazioni del più celebre dei “graffitari” al mondo, è il giovane Momo Musuem di Amsterdam: a pochi passi dalle celebri location del museo Van Gogh e del Riskjmusuem, autentici fiori all’occhiello della capitale olandese. Una location ideale per questo tipo di arte visto che dal 2016, anni in cui ha aperto i battenti, il Moco espone opere iconiche di artisti riconosciuti a livello internazionale, attraverso la sua collezione costituita da lavori d’arte moderna e contemporanea, con una raccolta unica dell’artista di strada Banksy. Con un marcato (e dichiarato) interesse rivolto ai leader più radicali e agli influencer delle forme d’arte più nuove, quali la Street Art o la Pop Art.
Nella mostra “Laugh now” – dal titolo di una sua celebre opera – sono esposte le maggiori creazioni del leggendario artista che continua ad alimentare il proprio mito e la propria produzione, giorno dopo giorno. Di città in città, di parete in parete. Oltre all’opera che dà il titolo all’esposizione, al Momo si possono ammirare altre produzioni iconiche realizzate da Banksy, come: Barcode, Girl with Balloon, Kids on Guns, Pulp Fiction, Flower Thrower, Monkey Queen, Kate Moss, Bomb Hugger, Soup Can
Il fulcro della mostra è però rappresentato dal dipinto Beanfield, grazie anche alle imponenti dimensioni dell’opera: ben 2,5 x 3,5 metri. E nonostante non venga esposto dal 2009, si tratta comunque di un pezzo particolarmente caratterizzante perché in grado di trasmettere appieno ed enfatizzare la natura attivista di Banksy. 
Un artista noto per la sua arte all’aperto, che può essere trovata nelle strade di tutto il mondo (a Londra ci sono persino delle mappe che segnano le posizioni in cui è possibile vedere i suoi pezzi, molti dei quali sono monitorati contro atti di vandalismo), ma più difficilmente tra le pareti di un museo. Da qui il valore aggiunto della mostra olandese, dove i pezzi “interni” di Banksy – opere originali e uniche su tela, legno e carta – sono stati finora poco esposti. E ora si possono ammirare, dunque, al coperto, in prestito da vari collezionisti. A cui si aggiungono anche alcuni pezzi di opere (parti di pareti, porte o altro) che sono stati salvati dalle macerie di edifici abbattuti. Per coltivare il mito ed amplificarne ulteriormente la portata. Ridi ora, Banksy! (Alessio Crisantemi)

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