19 luglio 2018

L’incredibile che è vero. A Prato, una mostra dedicata al confine tra realtà e ultraterreno

 

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Cacciatori di meteoriti e di fantasmi, stabilimenti di località termali, vita quotidiana del MIT di Boston, centinaia di bombe atomiche in Russia e negli Stati Uniti. Cosa hanno in comune queste storie? Il senso della meraviglia, lo stupore che può essere vicino a noi, raccontato nelle pagine dei libri di storia, resiliente tra gli oggetti quotidiani, oppure riferibile a qualche pianeta sconosciuto o, ancora, a qualche dimensione parallela. E tutti questi fenomeni al confine tra il reale e l’inesplorato fanno parte di “Ultra // Cronache Inaudite”, collettiva fotografica curata da Sedici, associazione di fotografi e di studiosi nell’ambito delle arti visive, che aprirà il 20 luglio, negli spazi della sede di via Genova 17, a Prato. 
Sette i fotografi selezionati da Sedici, che hanno dato la loro interpretazione del tema “Ultra”, ognuno con un progetto specifico, dalla scienza alla religione, dal sacro al profano, dal sociale all’individuale, dalla geografia alla storia, dall’archivio al futuro: Alexandra Lethbridge, con “The Meteorite Hunter”, Mattia Balsamini, con “MIT”, Alexander Krack, con “The Treatment”, Barbara Leolini, con “Echoes”, Meinrad Schade, con “Burnt Earth”, Kaja Rata, con “Kajnikaj”, Peter Goin, con “Nuclear Landscape”. Uno spazio sarà dedicato alle immagini dell’archivio NASA, provenienti dalla NASA Image and Video Library e, oltre al circuito ufficiale, saranno esposti anche i lavori degli autori selezionati attraverso la call for entries internazionale, per contributi fotografici e multimediali sul tema: Arianna Ancona, Yulia Artemyeva, Selene Citron e Luca Lunardi, Simone D’Angelo, Andrea Foligni, Giacomo Infantino, Joshua Jara Kercher, Maria Kokunova, Francesca Masarati, Andrea Nevi, Giulia Pesarin, Greta Pettinari, Matteo Pispisa, Stavros Stamatiou, Giulia Vanelli.
Durante la serata dell’apertura si svolgerà anche un incontro con Andrea Sorini e Andrea Gori, rispettivamente regista e produttore di “Bajkonur, Terra”, documentario prodotto da Lumen Films, The Piranesi Experience e Rai Cinema con il supporto del MiBACT, dedicato alla città kazaka che per anni è stata il centro del programma spaziale sovietico. Durante il talk sarà presentato il trailer del film, in uscita nei prossimi mesi, oltre al reportage fotografico realizzato dal regista durante le riprese del film. A seguire, Giorgio Distante suonerà la tromba auto-costruita HY E.T.-Hybrid Electroacoustic Trumpet o Hello ET!, un ibrido, una sintesi tra elettronica e tromba. Ma si continuerà per tutta la notte, con Per(n), performance di Gruppo M.U.D., con musiche originali si Alberto Maria Gatti e con la mini-rassegna cinematografica Invasioni, con due grandi classici del cinema di fantascienza, “L’invasione degli Astromostri”, di Ishiro Honda, del 1965, e “L’invasione degli Ultracorpi”, di Don Siegel, del 1956. E dopo il terrore dallo spazio profondo, all’alba arriverà finalmente anche la quiete, con il raffinato violino della musicista russa Daria Nechaeva.

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