18 luglio 2018

La nuova partnership tra Intesa Sanpaolo e Museo Ermitage parte da Piero della Francesca

 

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Giovanni Bazoli, Presidente Emerito di Intesa Sanpaolo, e Michail Piotrovsky, Direttore Generale del Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo, hanno firmato un accordo triennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura. Un dialogo che vedrà coinvolte le tre sedi di Milano, Napoli e Vincenza – che ospitano le opere della collezione e le mostre temporanee del programma culturale del gruppo bancario – e il museo russo, la cui collezione, tra Caravaggio, Paul Cézanne, Leonardo da Vinci, Jacques-Louis David, Edgar Degas, Paul Gauguin, Pablo Picasso, Rembrandt non ha bisogno di presentazioni. 
I rapporti tra le due istituzioni erano già ottimi, come dimostrato dal prestito al Museo di un dipinto di Giambattista Tiepolo raffigurante il Giudizio finale. Inoltre, uno dei gioielli del patrimonio storicoartistico di Intesa Sanpaolo è il corpus di icone russe, tra le più ricche collezioni in Occidente, conservato fin dal 1999 a Palazzo Leoni Montanari, la sede vicentina delle Gallerie d’Italia. 
Prima tappa, il 7 dicembre, per una mostra all’Ermitage dedicata a Piero della Francesca, un’esposizione programmatica, che detta le linee di sviluppo di questo rapporto, in virtù della valorizzazione, della conoscenza e della diffusione internazionale dell’arte e del talento artistico del nostro Paese. 
Ma il traffico tra Russia e Italia sarà piuttosto intenso, perché numerose saranno le opere che dal museo russo arriveranno nelle sedi delle Gallerie d’Italia e nel grattacielo della Banca a Torino. Tra le altre, oltre alla grande mostra sul Romanticismo prevista in autunno, dal 19 ottobre 2018 al 10 marzo 2019, alle Gallerie di Piazza Scala, anche il capolavoro di Juan Bautista Maíno, Adorazione dei pastori, che sarà esposto al grattacielo Intesa Sanpaolo di Torino nell’ambito della rassegna L’Ospite Illustre dal 19 dicembre al 6 gennaio 2019. A Napoli, inoltre, presso Gallerie d’Italia-Palazzo Zevallos Stigliano, dal prossimo 5 dicembre al 7 aprile 2019, sarà possibile ammirare il capolavoro di Anton van Dyck, Apparizione di Cristo ai discepoli, in occasione della mostra “Rubens, Van Dyck, Ribera- La collezione di un principe”. 
«Le relazioni in ambito culturale tra Italia e Russia hanno radici profonde e lontane, e questa storia plurisecolare si arricchisce oggi di un ulteriore, significativo segno. In una piena condivisione di valori e obiettivi, la partnership tra le nostre istituzioni consentirà nei prossimi tre anni di realizzare insieme progetti espositivi e momenti di approfondimento e studio delle rispettive collezioni. Sono convinto che questa importante sinergia sarà fonte di arricchimento reciproco, uno straordinario veicolo di coesione, un’opportunità preziosa per far conoscere la storia, l’identità, il patrimonio culturale e i capolavori d’arte custoditi nei nostri Paesi», ha commentato Bazoli.

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