19 luglio 2018

Tadao Ando, Ryoji Ikeda e gli altri, per Japonismes. In Francia, il festival della cultura nipponica

 

di

Prende il via “Japonismes 2018: les âmes en résonance”, manifestazione che celebra 160 anni di relazioni diplomatiche tra Francia e Giappone, con una cinquantina di eventi dedicati alla cultura nipponica tra cinema, teatro, musica, design e mostre. Attualmente, il Pompidou ospita Code-verse e A[Continuum], due installazioni immersive inedite di Ryoji Ikeda, artista visivo e uno tra i compositori di punta della musica elettronica in Giappone. A partire dal 10 ottobre, sempre il Pompidou presenterà “Tadao Ando, Le Défi”, un percorso espositivo sull’architetto giapponese che ruoterà intorno al perché dell’esistenza dell’architettura e ai suoi modi di rappresentazione, oltre che svelare una sezione con alcuni lavori determinanti nella carriera di Tadao Ando, come il progetto della Bourse de Commerce di Parigi che accoglierà la Collection Pinault nel 2019. 
Molto spazio per l’arte digitale, con il gruppo teamLab, che attualmente presenta un’esperienza immersiva presso la Grande Halle de la Villette di Parigi, e con il collettivo Rhizomatiks, fondato da Daito Manabe, con un nuovo progetto dal titolo + 2bit, Guerre invisible (2018), sulla guerra cibernetica proiettata su un grande schermo in tempo reale. Quest’ultima mostra è parte della collettiva “Fukami, une plongée dans l’esthétique japonaise”, presso l’Hôtel Salomon de Rothschild, che accoglie inoltre un’installazione di Lee Ufan, le foto di Hiroshi Sugimoto, un bellissimo video che immortala Min Tanaka che danza in una pozza di olio motore, ovvero Oil Pool, un’opera questa realizzata dallo scultore Noriyuki Haraguchi. L’iter espositivo comprende l’installazione Foam, di Kohei Nawa, artista presente anche sotto la Piramide del Louvre con Throne, una scultura monumentale di oltre dieci metri di altezza, ricoperta interamente da foglie d’oro. 
Tra iniziative diverse e variegate troviamo, presso la Casa della Cultura del Giappone, la mostra “La Calligrafia Liberata”, di Yu-Ichi Inoue, o nel prossimo autunno quella di Jakuchū al Petit Palais, ma anche Manga ↔ Tokyo, alla Grande Halle de la Villette, che esplora l’interazione tra personaggi immaginari e l’ambiente urbano, o il disegnatore manga Yûichi Yokoyama, tra i sei artisti del paese del Sol levante presenti al Palais de Tokyo. Non poteva mancare il tradizionale teatro Kabuki o quello più contemporaneo durante il Festival d’Autunno a Parigi, oltre che una selezione di 100 film giapponesi alla Cinémathèque française. Tantissimi gli eventi proposti fino al prossimo febbraio che potete trovare sul sito japonismes.org. (Livia De Leoni)

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui