28 giugno 2018

Fino al 30.VI.2018 Superficie Cutanea Non Completamente Umana. Le Nevralgi Costanti. Blu Gallery, Bologna

 

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Ho conosciuto Mirko Rossi aka Le Nevralgie Costanti (Nogara-VR, 1978) via web poco meno di 10 anni fa, quando aprii una call per organizzare a Benevento, la mia città, una piccola e sudata manifestazione di urban art. Dopo qualche tempo, con l’avvento di Facebook, ci scambiammo l’amicizia e, come spesso capita sui social, ci si è incrociati nello scrolling della colonna centrale. Un recente trasferimento del sottoscritto a Bologna ha permesso di conoscerci personalmente in occasione della sua ultima personale alla BLU Gallery, nei pressi del Mambo, spazio con il quale collabora ormai dal 2015. “Superficie cutanea non completamente umana” è stato un modo per raccontarci gli ultimi anni dopo quella fortuita collaborazione a distanza.
Ricordo i suoi primi lavori nei quali c’era questo manichino femminile che a tratti ricordava un De Chirico 2.0. Nevre è infatti un autodidatta con un’innata passione per il disegno, cominciata come molti ragazzi cresciuti negli Ottanta anche grazie ai cartoni animati giapponesi. Dopo aver frequentato una scuola di fumetto a Verona ha acquisito una certa sicurezza nel tratto disegnando occhiali per uno studio di Mantova. 
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Le Nevralgie Costanti – Superficie cutanea non completamente umana, Materia interrotta nella notte

Assieme ad un suo amico in una notte di baldoria è nato il nome “Le Nevralgie Costanti”, un vero e proprio progetto artistico underground che ha provato a proporsi in circoli culturali e concerti, finché il duo si è scisso e Rossi ha tenuto il nome iniziando a frequentare l’ambiente dei centri sociali bolognesi dai quali sono partiti i primi contatti, banchetti e mostre. Con l’avvento della rete sono iniziati progetti legati al mondo della musica disegnando cover album per alcune band. Cruciale l’incontro con Paola Verde che gli ha permesso di esporre a Berlino alla galleria Kunst kabinet.
I corpi umani, quasi sempre femminili, sono fatti di linee sinuose. Rossi li fa morire e poi  rinascere cogliendo il momento della trasformazione, un passaggio dell’anima in un altro corpo, scavando nel profondo per trovare una nuova natura ed arrivare ad una nuova conoscenza. Nel caos di queste dilanianti stratificazioni non c’è tortura o sofferenza, essi sono infatti parte di una dimensione altra, quella dell’inconscio. “Voglio portare lo spettatore ad un analisi del proprio io, di se stesso, di perdersi e trovarsi” dice. Rispetto ai primi lavori che vidi in bianco e nero, e di forte impatto visivo in questi ultimi lavori l’avvento del colore è senz’altro più “rassicurante”. L’uso delle ecoline e degli acrilici parte da un gesto libero e l’entropia del pigmento sul foglio da vita ai manichini. Questa personale è un riassunto dei suoi ultimi tre anni di attività, la ricerca è in qualche modo la stessa: il corpo, malato o pronto per la guarigione e per una nuova vita, magari su un altro pianeta, sistema solare o nell’infinito.
Vincenzo D’Argenio
mostra visitata il 12 maggio
Dal 12 maggio al 30 giugno 2018
Le Nevralgie Costanti – Superficie cutanea non completamente umana
Blu Gallery
Via Don Giovanni Minonzi 9, 40121 Bologna
Orari: Martedì/Sabato 16:00 – 18:00
Info: +39 338 7608324, info@blugallery.it, www.blugallery.it

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