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Sembra impossibile ma, da isola a isola, qualche volta succede l’imprevedibile: 100mila fiori sono sbarcati a Venezia dalla Sicilia. Prima un enorme tir, poi le barche, quindi i carrelli e, finalmente, i fiori hanno raggiunto le aule di Ca’ Foscari. Pronti per essere lavorati dal duo Vinci/Galesi che, per il nuovo progetto La Repubblica delle Meraviglie – a cura di Diego Mantoan e Paola Tognon, in collaborazione con ArtVerona e con il supporto della galleria aA29 Project Room – coordina un team di oltre 30 persone tra studenti, docenti, musicisti e amici che hanno condiviso non solo i contenuti della performance ma anche le sue trasformazioni secondo interpretazioni di senso e di attualità che ne compongono la dimensione ideale. La musica esce dai cellulari amplificati, il sole batte alle finestre, l’acqua viene cambiata mentre i fiori vengono man mano tagliati e deposti sui simboli che martedì, 22 maggio, alle ore 18, dal Cortile di Ca Foscari, sfileranno tra i Palazzi dell’Università. Un progetto, un’azione, una performance site specific che vuole sollecitare sguardi e riflessioni sulle contraddizioni che appartengono alle geografie contemporanee. Sono, infatti, i fiori, metafora empatica della bellezza e della caducità, dell’energia e della fragilità, che raccontano l’avvio de La Repubblica delle Meraviglie immaginata da chi, senza annullare la complessità del presente, propone forme di cambiamento consapevole. E se tutto questo è stato ed è possibile, nonostante la fatica, una Venezia affollata, i permessi, il sole e la pioggia, domani saranno le idee a sfilare. Poetiche e pratiche messe in gioco da una performance che racconta la voglia di stupire.