21 maggio 2018

Bacon e Koons da Christie’s

 

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La vendita di qualche ora fa da Christie’s di Arte del Dopoguerra e Contemporanea non ha scaldato troppo gli animi, e nonostante il totale di 397 milioni di dollari, con cui ha superato facilmente la stima di circa 320 milioni di dollari, non ha raggiunto la vendita della scorsa primavera di 448 milioni di dollari. L’asta chiude una lunga sessione di aste di New York durata due settimane e preceduta da Frieze NY e Tefaf. Durante la serata sono stati stabiliti record d’asta per numerosi artisti, tra cui David Wojnarowicz, Joan Mitchell, Robert Gober, Morris Louis, George Condo, Richard Diebenkorn e Nicolas de Staël. Dei 64 lotti in offerta 58 di essi, o il 91 per cento hanno trovato acquirenti. 
Il top lot della serata è stato Study for Portrait (1977) di Francis Bacon, un ritratto dello storico fidanzato dell’artista George Dyer, che è passato di mano per 49,8 milioni di dollari, comprato al telefono da un cliente di Renato Pennisi, specialista del settore contemporaneo di base a Roma.
Chissà che non l’opera non sia finita nella casa di un nostro connazionale. Il secondo lotto più alto della serata è stato il Double Elvis di Andy Warhol (1963), che è stato stimato nella regione di 30 milioni. Il dipinto è stato consegnato dal magnate del casinò Steven Wynn che nel 2012 aveva pagato 37 milioni di dollari per la pittura e che non è riuscito a far tornare i conti, vendendo per 33,5 milioni senza le tasse. Solo alcuni lotti più tardi è arrivato Jeff Koons, Play-Doh (1994-2012) la cui stima era di circa 20 milioni, dopo aver aperto a 17 milioni ha ricevuto un’offerta o due dagli specialisti di Christie’s, ma poi è stata rapidamente venduta al dealer Larry Gagosian per 22,8 milioni di dollari incluse le tasse. 

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