23 aprile 2018

Nuovi paesaggi dell’interazione. A Firenze, la mostra che ripensa lo spazio pubblico

 

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La mostra “Nuovi paesaggi”, a cura di Francesca Biagini, ripresenta al pubblico le opere che gli artisti Massimo Conti, Meri Iacchi e Radios Appear hanno realizzato nell’ottobre del 2016, in occasione della giornata di eventi d’arte organizzata in Piazza Brunelleschi, in collaborazione con il gruppo di cittadinanza attiva “Qualcosa da dire”, di via San Gallo. Stesse opere ma differente contesto, per un evento nato in piazza e che, due anni dopo, si trasforma in momento di riflessione su ciò che è cambiato con il passare del tempo, prendendo la forma di esposizione allestita nel Corridoio Brunelleschi della Biblioteca Umanistica, che si affaccia sull’omonima piazza. 
La mostra è ospitata nell’ambito del progetto Chiostro in azione, ideato dalle docenti dell’ateneo fiorentino Lucilla Saccà e Floriana Tagliabue, per riqualificare ambienti storici attraverso il dialogo con l’arte contemporanea. La dimensione pubblica del centro storico di Firenze è, quindi, territorio ideale per raffigurarsi un’idea di spazio come simbolo di condivisione e confronto tra le parti, alla ricerca di un pluralismo rappresentato anche dalla scelta delle opere proposte al pubblico. 
I diversi linguaggi dell’arte comprendono la performance di Iacchi, che mette in atto la riscrittura della narrazione della piazza come luogo depositario di storie, l’installazione sonora di Radios Appear, le cui numerose e differenti radio collaborano alla ricostruzione percettiva dell’ambiente tramite l’emissione di onde sonore, e il video Pop Ular di Conti, in cui il fuoco d’artificio diventa elemento di ridefinizione dei canoni di spazio e tempo tra la spensieratezza insita nell’atto della condivisione e lo sradicamento dai luoghi di origine, che vede coinvolte sempre più persone in una società sempre più frammentata tra locale e globale. 
La mostra è visitabile sino al 5 maggio. (Alessandra Franetovich
In home: Massimo Conti, Pop Ular, still dal video. Courtesy the artist 
In alto: Meri Iacchi, still dal video

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