21 aprile 2018

Milano Design Week/12. Il meglio in Distretto Ventura Centrale e Nolo. Il nuovo è qui

 

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Anche nel 2018, il distretto più sorprendente e più magico è Ventura Centrale, dove i giovani alternativi che prima esponevano nei capannoni industriali di Lambrate, dallo scorso anno, si sono spostati temporaneamente nei magazzini di via Ferrante Aporti. Il luogo suggestivo valorizza il pathos delle installazioni, davvero geniali sotto le volte degli edifici brutalisti dei magazzini della stazione, raccordati tra loro. La passeggiata sotto i binari del treno è già di per sé un evento unico, mettici poi delle gigantesche marionette fluttuanti nello spazio oscurato, in grado di interagire con il pubblico, firmate dal designer Stephan Hürlemann, a forma di simpatici animali di legno e realizzate con pezzi di sedie presi dall’archivio storico di uno dei più antichi produttori svizzeri, Horgenglarus. Così il gioco è di scena, provare per credere. 
Il tour fantasmagorico prosegue prima in un’installazione variopinta con carta da parati giapponese Nitto, per continuare poi nell’ambiente raccolto, disegnato dal calabrese Antonio Aricò, Editamateria, dove si ricostruiscono le abitazioni popolari degli anni Cinquanta. Seducono gli ambienti di Fabrica, il centro nevralgico di ricerca creato da Oliviero Toscani, incentrati sulla necessità di soddisfare i bisogni essenziali degli individui. Imperdibile e indimenticabile è The diner (premio Award Design), dell’architetto David Rockwell in collaborazione con la rivista Surface, un vero ristorante americano pop-up da urlo, ispirato a quelli visti al cinema, tipo Grease, dove a ciclo continuo si mangiano pancake e hamburger, si beve e si ascoltano talk e musica. 
Ma la star del Fuorisalone di quest’anno, incastonata nel cuore di Nolo (North of Loreto), un distretto contro la gentrificazione sempre più trendy, è Alcova: un gigantesco spazio di archeologia industriale abbandonato, dove si producevano i panettoni di Giovanni Cova (via Popoli Uniti 11/13, vicino fermata metro Rovereto). In questo edificio di 3mila metri quadrati, si incontrano la raffinata galleria Nilufar, l’architetto Luca Cipelletti di AR.CH.IT, con suoi oggetti multipli, come tavoli che sono anche consolle, il gruppo Maniera di Bruxelles, presente con i tavoli dei messicani Productora, il gallerista Salvatore Lanteri, che per l’occasione apre il suo spazio espositivo in via Venini 85, i milanesi Marsél-Marselleria, l’olandese Gijs Bakker fondatore di Droog Design, il collettivo Better Known As, che ha ricostruito un set fotografico per investigare la genesi delle immagini, lo studio di ricerca Z33
Ma le sorprese non finiscono, ci sono le terrecotte contemporanee di Architetti Artigiani Anonimi, i galiziani Formabesta con le loro ceramiche, Buro Belén incuriosisce con oggetti che fanno ombra in maniera inusuale. Inoltre, Joseph Grima con i suoi studenti di Eindhoven invade le gigantesche navate del mercato di viale Monza 54 e si espande nella vicina via Varanini. 
Ma non fermatevi qui, girate attorno a Nolo, perché le situazioni inattese continuano con performance e incontri live, ideati con Marselleria. Queste e altre proposte di più di 30 espositori, tra cui giovani realtà italiane come Bloc Studios, valorizzano il potenziale del nuovo quartiere alternativo multiculturale, centro di opportunità e di incontro tra design e città. (Jacqueline Ceresoli)

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