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Start! È partito in maniera travolgente il Salone del Mobile 2018, con una design week che è orgoglio nazionale e che, a Milano, è attesa come il Natale, perché porta tante sorprese. Anche quest’anno il clima è festivo, tutta la città diventa un dispositivo dall’energia creativa sorprendente, a cominciare dall’undicesima edizione di Triennale Design Museum, con 180 opere dal 1902 al 1998, autentiche icone del design italiano. Si continua poi nei cortili dell’Università Statale, in via festa del Perdono, all’Arco della Pace, al Castello Sforzesco, più i sette magnifici distretti del Fuorisalone: Brera, 5 Vie, Lambrate, Ventura, Centrale, Porta Venezia, Isola e Tortona.
Mostre, istallazioni, spettacoli, la città è una eventopoli mondaneggiante, un connubio geniale tra business e glamour, tradizione e innovazione, forma, funzione e immaginazione, dove tutti gli spazi si teatralizzano e i protagonisti sono i visitatori. E nel cuore del Quadrilatero della Moda, in via della Spiga, Marco Nereo Rotelli ha reso omaggio a Gillo Dorfles, l’intellettuale, critico e pittore, scomparso un mese e mezzo fa (giovedì scorso avrebbe compito 108 anni), con una poetica installazione composta di parole illuminate proiettate sull’asfalto e immerse in una luce blu. Sono frasi che Dorfles dedicò al design e che, adesso, tracciano un percorso di coreografie suggestive, animando la via tanto amata dal critico, dove abitavano i sui amici come, tra gli altri, l’editore Livio Garzanti. (Jacqueline Ceresoli)