29 marzo 2018

Fino al 31.III.2018 John Coplans, June Crespo, Foreing bodies p420, Bologna

 

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Ultimi giorni, questi, per visitare “Foreing Bodies”, interessante mostra a cura di João Laia per la galleria p420 di Bologna. La mostra, che resterà aperta fino a sabato 31 marzo, è stata costruita   dal giovane curatore portoghese come un dialogo tra due sensibilità all’apparenza distanti   o antitetiche, per essere più corretti   quali sono quelle di John Coplans (1920-2003) e June Crespo (1982). Una connessione imprevista e ardita che però torna, proprio nelle sue differenze e nei suoi contrasti, quasi poetica alla nostra visione. Classe 1920, inglese di nascita ma americano d’adozione, Coplans è famoso soprattutto per essere stato tra i fondatori di Artforum, rivista che dirige dal 1972 al 1977. Da critico, Coplans si è avvicinato all’arte con la lungimiranza di chi conosce bene le sue teorie, scegliendo la fotografia come mezzo espressivo privilegiato. Cavalcando l’onda della Pictures Generation, la sua attenzione si è focalizzata sul proprio corpo che ha ritratto costantemente in ogni suo punto e asperità, a eccezione del volto, il grande assente  nella sua mappatura. Nel bianco e nero, le sue forme si trasformano in rilievi ideali, geometrie astratte che rimbalzano nello spazio creando continue corrispondenze tra le pareti. La disposizione ritmica delle sue opere crea un racconto che dall’ingresso cattura la nostra attenzione e ci accompagna per tutto il percorso di visita. 
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Foreign bodies, John Coplans June Crespo, installation view 2018 Courtesy P420 Bologna ph C Favero

A interrompere la visione si inseriscono le opere della giovane June Crespo, così brutali nella loro matericità, per quanto delicate nella essenza finale che l’artista le infonde. Originaria di Bilbao, Crespo sta vivendo oggi un momento d’oro nella sua carriera e all’apice di questo successo torna in Italia, invitata in residenza dalla galleria bolognese, con la richiesta di produrre un lavoro che potesse entrare in dialogo con l’opera di Coplans. Alla raffinatezza estetica del maestro, Crespo ha deciso di rispondere con l’energia che scaturisce dell’incontro dei materiali scelti: hard e soft che si confrontano nella sua pratica come contrapposizioni di forme e di materiali. Il cemento si rapporta nella sua durezza alla morbidezza del velcro delle coperte e nella sua durabilità alla caducità dell’elemento vegetale, intrappolato nella sua gettata ma che spunta e si rende fortemente presente in questo scontro. João Laia ci suggerisce poi un’ulteriore lettura di questo confronto tra i due, specificando come Coplans e Crespo siano accomunati dalla scelta di riporre una particolare attenzione al rapporto tra corpo e rappresentazione, elaborando un’indagine che in entrambi casi parte “dall’interesse per il contrasto fra le dinamiche sociali individuali e quelle collettive [… ] La mostra propone uno spazio contaminato dalle connessioni, fatte di echi e flussi che sottolineano gli strati emotivi e tattili della nostra identità e richiamano il quotidiano confronto con un ambiente fortemente mediatizzato”. 
Leonardo Regano
mostra visitata il 16 marzo 2018
Da 3 febbraio a 31 marzo
Foreing Bodies
a cura di João Laia
Galleria p420
Via Azzo Gardino 9, 40122 Bologna
Orari: da martedì a sabato dalle 10.30 alle 13.30 e dalle 15  alle 19.30
Info: Tel. +39 051 4847957 info@p420.it   www.p420.it

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