23 marzo 2018

L’arte in ferramenta. z2o Sara Zanin Gallery ci porta alla scoperta della bellezza nascosta

 

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Al banco della ferramenta, stai discutendo animatamente sulla misura esatta dei rivetti in alluminio a testa larga di cui hai bisogno. Poi, ti rendi conto che, tra chiavi a brugola e staffe perfettamente archiviati negli scaffali, c’è qualcosa fuori posto. Di cosa si tratta? Di un’opera d’arte contemporanea. Per “Hidden Beauty”, mostra di Anna Hulačová, Krištof Kintera, Pavla Sceranková e Richard Wiesner, a cura di Marina Dacci e Krištof Kintera, presentata da z2o Sara Zanin Gallery, l’arte esce dai suoi spazi e si diffonde in quei luoghi quotidiani che crediamo di conoscere e nei quali l’abitudine ci porta a dimenticare la possibilità di un certo tipo di bellezza. 
E dunque, come e dove cercarla? Possiamo iniziare dimenticando le etichette dell’estetica e lasciandoci trasportare dalle tracce che i quattro artisti, tutti originari di Praga, ognuno con i propri esiti, hanno disseminato in otto spazi dalle funzioni molto diverse, dalla palestra al bonsaista, e che, con ogni probabilità, già frequentiamo abitualmente. E gli altri? Non vogliamo rovinarvi la sorpresa. Sabato, 24 marzo, si partirà dalla galleria di via della Vetrina, Roma, e si andrà in giro per la città, in una sorta di caccia al tesoro, al termine della quale, se saremo stati bravi a osservare, scopriremo che il tesoro è in ogni luogo. 
In home: Evgeny Antufiev, Fusion and Absorption, 2015, installation view z2o Sara Zanin Gallery 
In alto: Kaarina Kaikkonen, 2015, installation view z2o Sara Zanin Gallery

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