15 marzo 2018

Si cresce. Lo dice il report di Art Basel e UBS

 

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È online da poche ore il reportage di Art Basel e UBS Global sul mercato dell’arte, che quest’anno non teme la concorrenza del report di Tefaf che ha preso una pausa dallo studio, lasciando il campo libero a Clare McAndrew di Art Basel. Il mercato dell’arte è cresciuto del 12 per cento arrivando a 63,7 miliardi nel 2017,  in risalita per la prima volta dopo due anni di declino. Inutile dire che gran parte del merito è attribuibile alla vendita del Salvator Mundi, ma l’aumento è stato possibile anche grazie alla crescita della percentuale di opere vendute al di sopra di un milione di dollari, arrivate al 64 per cento delle vendite totali. 
Nello stesso periodo i concessionari con un fatturato annuo superiore a 50 milioni sono aumentati del 10 per cento, e d’altro canto i galleristi con un fatturato inferiore a 500mila dollari hanno visto un calo dei ricavi del 4 per cento. Si nota all’orizzonte un maggiore rischio di crisi per la fascia media di gallerie, quelle che sostengono giovani artisti. “Il mercato è diventato sempre più polarizzato “, afferma McAndrew. “Non solo i rivenditori di fascia alta stanno crescendo, molte gallerie più piccole si lamentano del fatto che queste stanno invadendo sempre più il loro spazio e prendendo i loro artisti”. Altro dato preoccupante è la poca disponibilità a rispondere alle domande del sondaggio: la McAndrew nello stilare il report si affida a un sondaggio inviato a circa 6.500 galleristi, con un tasso di risposta del 14 per cento, in calo rispetto al 17 per cento dello scorso anno. Nonostante le pochissime risposte, sembra sempre più evidente che il mercato sia diviso in due fasce, una al top e in continua crescita, e l’altra che invece vede diminuire il suo bacino di collezionisti e di conseguenza di introiti. 

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