08 marzo 2018

Anticonvenzionali, agguerrite… futuriste

 
Al MAN di Nuoro si inaugura oggi “L’elica e la luce. Le futuriste. 1912_1944”, una mostra dedicata al futurismo e le donne

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È Luigi Fassi, piemontese, il nuovo direttore del museo Man di Nuoro. Prende il posto di Lorenzo Giusti, direttore artistico della Gamec di Bergamo. La nuova avventura di Fassi comincia da oggi nel cuore della Sardegna dove si inaugura “L’elica e la luce. Le futuriste. 1912_1944”, una mostra dedicata al futurismo e le donne.
Un caso ancora aperto e controverso è il ruolo delle donne nel futurismo, movimento programmaticamente misogino, che fin dalla sua fondazione proclamava il disprezzo della donna e costruiva una visione dell’arte totalizzante su valori quali la forza, la velocità, la guerra, da cui il genere femminile doveva rimanere escluso (“Noi vogliamo glorificare la guerra – sola igiene del mondo – il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore dei libertari, le belle idee per cui si muore e il disprezzo della donna”, Manifesto del futurismo, 1909). Eppure, il futurismo fu l’avanguardia che poté vantare la più significativa partecipazione femminile di tutto il XX secolo. Un esercito agguerrito e anticonvenzionale, con campi d’interesse vastissimi, dalla scrittura, alla pittura, all’illustrazione, alla ceramica, non esclusi gli studi di metapsichica e l’occultismo, verso cui anche il Manifesto della Scienza futurista mostra attenzione. Le Futuriste erano attratte dal senso di avventura dell’avanguardia di Marinetti, dal suo potenziale di entusiasmo, dall’elogio dell’esuberanza e dell’allegria, soprattutto dalla volontà di rinnovamento, che comportava la demolizione di tutti gli stereotipi, compresi dunque anche quelli di “genere”.  
Spiccano artiste totali, a partire da Benedetta Cappa, geniale ma schiva moglie e compagna d’avventura del leader Marinetti, scrittrice, pittrice (allieva di Balla), scenografa, sperimentatrice di metascritture futuriste e teorica d’arte. E poi, ancora, Leandra Angelucci Cominazzini, Marisa Mori, Adele Gloria, Barbara, Regina, Adriana Bisi Fabbri. La mostra al MAN rintraccia – attraverso oltre 100 opere da collezioni pubbliche e private italiane, fra dipinti, sculture, carte, tessuti, maquette teatrali e oggetti d’arte applicata – l’operato di queste donne che hanno lavorato dagli anni Dieci fino agli anni Quaranta del Novecento, firmando i manifesti teorici del futurismo, partecipando alle mostre, sperimentando innovazioni di stile e di materiali. Insomma, un progetto espositivo questo sardo che sembra candidarsi, a pieni voti, a divenire un punto di riferimento sull’intrigante e appassionante tema dell’altra metà dell’avanguardia futurista. (Cesare Biasini Selvaggi)
In homepage: Wanda Wulz, Io + gatto, sovrimpressione del volto di Wanda Wulz con l’immagine del proprio gatto. Credito fotografico obbligatorio: Archivi Alinari, Firenze
In alto: Bice Lazzari, Arazzo, 1928, Intarsio di panno lenci, 78,5 x 117 cm. Archivio Bice Lazzari

INFO
L’ELICA E LA LUCE. Le futuriste. 1912_1944
dal 09 marzo al 10 giugno 2018
A cura di Chiara Gatti e Raffaella Resch
MAN_Museo d’Arte Provincia di Nuoro 
Via Sebastiano Satta 27, Nuoro

orari: 10:00/13:00 – 15:00/19:00. Il MAN è aperto tutti giorni della settimana (feste comprese) tranne il lunedì
tel. 0784.252110 – www.museoman.it

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