22 febbraio 2018

Frieze goes to Hollywood. La fiera arriva a Los Angeles, c’è l’annuncio ufficiale

 

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Alla fine, le indiscrezioni sono state confermate. Dopo Londra e New York, Frieze pianterà le tende a Los Angeles. L’annuncio ufficiale giunge tutt’altro che inaspettato, già a inizio anno si capiva che qualcosa si stava muovendo sottotraccia ma la storia deve essere iniziata ancor prima, almeno dal 2016, con quella partnership stipulata con la Endeavour, la potente società di comunicazione e intrattenimento, fondata dal noto agente di spettacolo Ari Emanuel e con sede a Hollywood. 
In molti si chiedevano a cosa sarebbe servito un accordo commerciale del genere ma a Frize sanno bene come sviluppare una strategia a lungo termine, necessaria in particolare per questo caso, visto che L.A. sembra essere la città proibita delle fiere. Art Platform Los Angeles, Paris Photo Los Angeles, FIAC LA e Paramount Ranch, sono alcune delle fiere che hanno aperto in pompa magna negli ultimi anni, solo per chiudere silenziosamente. «Frieze ha la possibilità unica di istituire una fiera di successo a Los Angeles, per la nostra esperienza a Londra e a New York e per la nostra partnership con Endeavour, che ha profonde radici a Los Angeles e lavorerà con noi per portare un pubblico fantastico», ha dichiarato Victoria Siddal, direttrice di Frieze. Insomma, bisogna andarci con i piedi di piombo, la posta in gioco è alta quanto le possibilità di fallimento, dunque il primo passo è assicurarsi gli alleati giusti. 
E infatti, la nuova Frieze californiana si svolgerà in stretta collaborazione con la Paramount Pictures Studios. 60 i posti per gli espositori, un numero decisamente inferiore rispetto alle altre edizioni della fiera, per dire, a New York ne sono poco meno di 200. Ma abbiamo visto come a Los Angeles il contesto sia diverso e spinoso e un stringere il cerchio potrebbe anche rappresentare una mossa per evitare problemi logistici, contando anche che il tempo per organizzare tutto non è poi così ampio, visto che la fiera si terrà dal 14 al 17 febbraio 2019. Identico invece il format del contenitore che, come per Randall’s Island e Regent’s Park, sarà ancora una tenda, questa volta progettata da Kulapat Yantrasast dello studio di architettura wHY, già noto a Los Angeles per il River Bridge e per la sede della Marciano Art Foundation, oltre che per l’Harvard Art Museums, il Worcester Art Museum e l’Asian Art Museum di San Francisco. Bettina Korek è stata nominata direttrice esecutiva di Frieze L.A., mentre Ali Subotnick sarà il curatore. Korek è la fondatrice di ForYourArt, organizzazione dedita al mecenatismo e molto nota in città per il suo lavoro imprenditoriale. Subotnick, curatrice presso l’Hammer Museum, è nota anche in Italia, visto che, nel 2006, ha curato la quarta Biennale di Berlino, insieme a Maurizio Cattelan e Massimiliano Gioni, con i quali ha anche fondato la Wrong Gallery, il più piccolo spazio espositivo di New York, e la rivista Charley.

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