21 febbraio 2018

L’aria pesante di Galleria Borghese. Gli impiegati protestano per le strutture inadeguate

 

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Problemi di climatizzazione, aperture straordinarie fuori controllo, sicurezza insufficiente. Sono questi i problemi denunciati a gran voce dagli impiegati di Galleria Borghese che, nel pomeriggio di martedì, 20 febbraio, hanno protestato con un sit-in organizzato da Cgil con Uil, Usb, Flp, davanti alla sede del museo romano, tra i siti culturali più visitati in Italia. Si tratta esattamente di questo: un museo che raggiunge e supera i 3mila utenti al giorno ma che non ha gli strumenti per affrontare tale afflusso, almeno secondo i lavoratori. 
«Noi stiamo segnalando lo stato di insicurezza della Galleria Borghese, abbiamo dei metal detector (due) che non sono mai stati attivati in due anni, creando un problema di sicurezza per noi, i turisti e le opere», ha spiegato Franco Taschini, coordinatore della Uilpa-Bac. «Molto spesso il Museo viene aperto sotto il numero minimo del personale interno, convocando lavoratori di altra natura. Per le aperture straordinarie dovrebbe essere convocato un terzo del personale di ruolo, ma la legge viene sistematicamente ignorata», ha rincarato la dose Francesca Valentini, segretaria Cgil-Mibact di Roma. «Ora su 15 addetti ci sono solo 2 persone di ruolo, il resto del personale è di una società di servizi esterna», hanno motivato i lavoratori. 
Ma i problemi riguardano anche l’aria, visto che l’impianto di climatizzazione, già al centro di diverse discussioni, continua a essere insufficiente, per garantire non solo una visita agevole ma anche la corretta conservazione delle preziosissime opere. L’umidità avrebbe danneggiato anche la tavola della Deposizione di Cristo di Raffaello, dicono i lavoratori. 
La risposta della direttrice, Anna Coliva, non si è fatta attendere: «Quello dell’impianto di climatizzazione è stato il primo problema che ho affrontato dal giorno del mio insediamento in seno alla riforma e i lavori sono praticamente avviati. Stessa cosa per quello che riguarda la sicurezza, i metal detector non hanno più efficacia, stiamo preparando la gara per un sistema all’avanguardia. È una questione di tempi tecnici per gli adempimenti amministrativi. Siamo in 7 persone a mandare avanti gli uffici, denuncio da sempre la mancanza di personale, è un problema reale». 
«Chiediamo un incontro con i vertici del Ministero, affinché intervengano per ricondurre in sicurezza la Galleria Borghese», ha concluso Taschini. Qualcosa potrebbe muoversi, visto che il Mibact ha recentemente sbloccato 2milioni e 450mila euro, per misure di ammodernamento degli interni del Museo.

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