11 dicembre 2017

L’omaggio di Kendrick Lamar a Gordon Parks

 

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All’inizio di quest’anno, il rapper Kendrick Lamar ha pubblicato il video di “Element.”, brano tratto dal suo ultimo album in studio, Damn. Appena rilasciato, il popolo di internet ha notato qualcosa di familiare: l’intero video è infatti un omaggio a Gordon Parks, il fotografo che per vent’anni collaborò con la rivista LIFE, documentando la lotta degli afroamericani per la conquista dei diritti civili negli Stati Uniti e i grandi cambiamenti della cultura americana del secolo scorso. L’inquadratura di apertura del video ad esempio, dove si vede una mano che emerge da una superficie d’acqua scintillante, è un chiaro riferimento a una foto senza titolo di Parks del 1963. In risposta, pochi giorni fa, la Gordon Parks Foundation  ha inaugurato “Element: Gordon Parks and Kendrick Lamar,”, una mostra che unisce le immagini del fotografo con quelle del videoclip, che in 3 minuti e 34 secondi fa riferimento ad alcune immagini famosissime, come Boy With Junebug (1963), Black Muslims Train in Self-Defense (1963), e Untitled (1956) che ritrae tre bambini, di cui uno con una pistola giocattolo in mano, in piedi contro un recinto di filo spinato. “Il lavoro di Gordon Parks continua ad avere un grande impatto sui giovani, in particolare su artisti come Kendrick che usano il potere delle immagini per approfondire questioni relative alla giustizia sociale e razziali nel nostro paese”, ha dichiarato Peter W. Kunhardt, Jr., direttore esecutivo della fondazione “Con il video musicale Element, Kendrick ha contribuito a richiamare l’attenzione su uno degli artisti più importanti del nostro tempo.” La mostra sarà aperta fino al 10 febbraio, ma intanto ecco anche nella nostra gallery alcuni degli scatti di Parks messe a confronto con scene del video, che potete vedere per esteso qui. (NG)

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