Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
‹‹Un giardino invisibile, esteso, dove l’emozione suscitata dall’avvicendarsi delle sorprese viene temprata dall’ armonia che lega le varie parti attraverso le contrapposizioni; il civile al selvaggio; il gaio al malinconico; il maestoso al piccino, In modo da bilanciare le differenti emozioni››, ci ha detto Riccardo Monachesi, nel roof-garden del Grand Hotel Parker’s che ospita Fleurs, la sua mostra. L’ artista romano, barba ispida sale e pepe, espone a Napoli per la prima volta ed è come un ‹‹cratère de volcan artistement cachè sous des bouquets de fleurs››. Monachesi plasma la materia al fine di creare un potenziamento espressivo della realtà raffigurata, per far corrispondere la trasfigurazione artistica alla passione umana. Dove, oltretutto, la tematica physis, naturale, trova una manifestazione esemplare per l’assoluta sottoposizione del vero all’intento espressivo, passionalmente motivato. Monachesi è un artigiano dell’anima, il suo giardino è fatto di rose dai fantasiosi petali baciati dall’oro e soffiati dal vento. Forme sinuose per vasi smaltati di color rosso o arancio, fiori gialli, bianchi, fiori blu in argilla decorata, steli neri di ferro, supporti di un lavoro antico quasi come le passioni umane. (Danilo Russo)