09 dicembre 2017

Bodw/5. Premio alla Carriera a Yohji Yamamoto e tour a “Design Inspire”, tra Italia e Svezia

 

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Evento correlato al Business of Design Week 2017 è la piccola fiera “Design Inspire”, che forse non sarà chic come il Superstudio allestito durante il Fuorisalone milanese ma è una perfetta commistione tra arts & crafts, nel senso che mixa gli stand dedicati alla promozione di fantastiche stampanti con le aree del design svedese o italiano – anche qui il sottotitolo è lo stesso di BoDW, ovvero Italy makes the difference – i progetti delle scuole creative di Hong Kong e le aree per i talk. A ingresso libero, la fiera, situata a sua volta all’interno del Convention Centre, è presa d’assalto da studenti e curiosi, che la affollano fin dalle prime ore di apertura del mattino, ed è forse uno dei topic di questa settimana nella città asiatica. Stavolta, però, lo spirito più vivo che registriamo non è tanto quello italiano, presente appunto con una ordinatissima sezione che espone un po’ di best practices tra progetto, ideazione e produzione, dalle architetture alle Lamborghini, ma quello svedese. I nordici, tra tappeti e lampade e “oggetti di mediazione”, propongono un allestimento fresco e, anche se meno ordinato nel senso tradizionale del termine, più godibile nelle vesti di spettatore alla ricerca di suggestioni. 
Da non perdere, qui, tra lo “Young Swedish Design”, sono appunto i Mediating Objects di Martha Brauer, piccoli solidi che si contengono nel palmo di una mano e sono stati realizzati in collaborazione con una serie di psicologi e piccoli pazienti: ogni pezzo è composto di materiale differente, gomma o ceramica, ceramica o tessuto, e rimanda a una sensazione differente, freddezza o comfort, asperità o vischiosità, sono elementi che, durante le sessioni, possono aiutare a tirare fuori le proprie parole. Da scoprire, anche qui, tanto fashion: con l’Hong Kong Design Institute e il suo grande e coloratissimo stand, con il giovane Yeung Chin (di casa al PMQ) e le sue creazioni che mischiano uno strano animo nero contemporaneo con la tradizione orientale; le lampade di Yat Ming Lo e, per chiudere, una serie di oggetti vincitori delle passate edizioni di Design For Asia, tra cui la bike-to-share “Mobike”, che in un anno ha invaso 150 città in 20 milioni di esemplari, rivoluzionando un po’ il traffico leggero. 
Ieri sera, a proposito di premi, durante la cena di gala di Bodw, è stato assegnato anche a Yohji Yamamoto il riconoscimento alla Carriera dato da DFA-Design for Asia. 74 anni, forse uno dei più celebri stilisti e designer del mondo, ha dichiarato: ‹‹Nella mia lunga carriera di designer, architetto, stilista, sono stato a tantissimi party, ma è la prima volta che sento tutta questa emozione. Un grande riconoscimento››.

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