28 novembre 2017

Addio al fotoreporter iraniano Shahrokh Hatami

 

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In quarant’anni di carriera fotografò i più grandi cambiamenti politici e sociali di sempre, dal golpe che rovesciò il governo del primo ministro iraniano Mohammad Mossadeq al ritorno in patria dell’ayatollah Khomeini. Stiamo parlando di Shahrokh Hatami, il fotoreporter che si è spento ieri all’età di 89 anni, in Francia. Nato a Theran nel 1928, da giovane iniziò a scrivere per un importante giornale della città, ma a partire dagli anni ’50 si dedicò esclusivamente alla fotografia, diventando corrispondente per la Black Star Agency e giornalista freelance in Europa e nel Medio Oriente. Col tempo oltre alla politica, si avvicinò sempre di più al mondo della moda e del cinema: fu grande amico di Coco Chanel e Sharon Tate, scattò diverse copertine per Elle e Life con Julie Christie, Sophia Loren, Ingrid Bergman, Marlon Brando, Steve McQueen Brigitte Bardot, Elizabeth Taylor e Ursula Andress, e collaborò con diverse riviste specializzate, come “What’s New Pussycat?” di Woody Allen, “Le Mepris” di Jean Luc Godard e “Fahrenheit 451” di Francois Truffaut. Sul set di “Rosemary’s Baby” conobbe Mia Farrow, a cui dedicò il documentario “Mia and Roman”, realizzato durante le riprese del film di Polanski. Tra tutti i lavori compresi nel suo ricchissimo archivio fotografico, uno dei più famosi rimane ancora oggi quello dedicato ai Beatles, che abbiamo scelto per voi. Nel 1963, Hatami fu inviato dalla rivista Paris Match al leggendario Caver Club di Liverpool per documentare il fenomeno della Beatlemania, e qui riuscì ad accedere al backstage, scattando queste fantastiche immagini dei Fab Four. (NG)

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