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“Ignorate Internet e imparare a scrivere su altri pittori”. Una bella intervista quella che Artnet dedica al grande David Salle, in occasione della sua nuova mostra alla galleria Skarstedt di New York, fino al 28 ottobre prossimo.
Quattro decenni di carriera, identificato come uno dei principali autori della “pittura postmoderna”, David Salle è un autorevevole “osservatore” dell’opera dei suoi colleghi, tanto che i suoi scritti sono stati recentemente pubblicati nel libro How to See: Looking, Talking, and Thinking About Art (WW Norton, 2016).
La mostra da Skarstedt invece si chiama “Ham & Cheese and other paintings”, e scava in immagini prese principalmente dalla pubblicità. Ma com’è che a questo punto della vita un grande autore si mette a dipingere opere piccole e la scrittura diventata parte integrante della pratica artistica?
Ad Artnet, dice che non sa esattamente dove trova l’ispirazione, ma sa che “Il mio modo di costruire un’immagine sembra sempre in evoluzione. Ora c’è una reciprocità tra i dipinti più grandi e più piccoli, e ho voluto mostrarla qui”.
E ancora, sulla scrittura: “La scrittura e la pittura sono molto diversi sulla maggior parte dei rispettivi livelli, ma penso che la mia scrittura sia stata utile per la mia pittura. Scrivere il lavoro di altre persone è un ottimo esercizio. Concentra la tua attenzione sulle specificità della pittura”; “Penso che il modo di avvicinarsi alla maggior parte dell’arte non sia diverso da come ci si avvicini ad altre persone. Ci vogliono circa 30 secondi per avere un’opinione su qualcuno. Certo, devi essere sincero, e puoi sbagliare; puoi rivedere la tua opinione. Le opere d’arte sono simili, in termini di rapporto con loro”. E infine: “Non mi piace internet, perché incoraggia l’idea che tutte le immagini siano intrinsecamente interessanti o siano più o meno uguali: non è proprio il mio punto di vista”.
Questi e altri racconti di un grande pittore, di consigliamo la versione integrale, cliccando qui.
Fonte: Artnet