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Annunciati gli artisti che parteciperanno alla nona edizione di KölnSkulptur, la manifestazione biennale fondata da Michael and Eleonore Stoffel e che, dal 1997, si svolge allo Sculpture Park di Colonia. La coppia di collezionisti rilevò i 2.300 metri quadri del parco che, in quegli anni, versava in condizioni di abbandono e, nel corso delle varie edizioni, ha commissionato circa 150 opere pubbliche e installazioni ambientali, ad artisti come Rosemarie Trockel, Louise Bourgeois, Jenny Holzer, Isa Genzken, Dan Graham, Peter Fischli e David Weiss, George Condo. Chus Martínez, già nel board di Documenta 13 e, attualmente, direttore dell’Institute of Art di Basilea, curerà l’edizione di quest’anno, alla quale sono stati inviati Andrea Büttner, Claudia Comte, Eduardo Navarro, Lin May Saeed, Jan Kiefer, Teresa Solar, Solange Pessoa e Pedro Wirz. Otto artisti che saranno chiamati a confrontarsi sul tema delle possibilità imprevedibili aperte dall’opera d’arte, sul modo in cui le circostanze della vita, apparentemente così incrollabili, possono cambiare da un momento all’altro. Un concetto ben compendiato nel titolo, La fine di Babilonia. E mi meraviglio di essere tanto felice, riprendendo il noto romanzo d’esordio dello scrittore e giornalista austriaco Johannes Mario Simmel, pubblicato nel 1948. «Sono interessata alla trasformazione, ai modi in cui la percezione del cambiamento condiziona la nostra idea di cosa sia possibile. Abbiamo bisogno di conforto, ora più che mai, quindi è rilevante ogni tentativo di riunire intelligentemente la ricerca e la pratica artistica con la sfera pubblica», ha spiegato Martínez.