23 settembre 2017

Trent’anni di proteste a New York

 

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Whose Streets? Our Streets! è un progetto fotografico che ripercorre due decenni di attivismo a New York, quando, tra gli anni ottanta e novanta, i cittadini si riversavano nelle strade per protestare contro le ingiustizie sociali, le guerre e gli sviluppi politici nazionali e internazionali. Nel 2014, lo storico Tamar Carroll stava lavorando al libro Mobilizing New York: AIDS, Anitpoverty, and Feminist Activity e contattò il fotografo Meg Handler per chiedergli di poter includere alcuni dei suoi scatti nella pubblicazione. Handler, redattore di Reading the Pictures ed ex editor per The Village Voice, acconsentì, segnalandogli i nomi di diversi fotografi che con i loro lavori avrebbero potuto contribuire al suo progetto. Dopo solo un anno, nel 2015, i due esposero al Bronx Documentary Center più di 100 immagini scattate da 38 fotografi diversi, come Andrew Lichtenstein, Mark Peterson, Sylvia Plachy, Corky Lee e Linda Rosier, che documentarono le più grandi manifestazioni che la Grande Mela abbia mai visto, durante un periodo, quello compreso tra il 1980 e il 2000, segnato da profondi cambiamenti. Dalle proteste per attirare l’attenzione sulle cure mediche inadeguate e i tassi di mortalità molto elevati dei pazienti affetti dall’HIV / AIDS,  a quelle che riguardavano il problema dell’uso della violenza delle forze dell’ordine nei confronti degli afroamericani e dei latinoamericani, dal diritto all’aborto alle marce dei pacifisti durante la prima Guerra del Golfo, o a quelle del movimento Nuclear Freeze, che nel 1982, organizzò a Central Park una delle più grandi manifestazioni della storia della città, sollecitando il presidente Ronald Reagan a porre fine all’aumento della produzione di armi nucleari, alle azioni dimostrative dei gruppi Queer Nation e Lesbian Avengers, che nacquero per rappresentare i diritti delle persone della comunità LGBT della città. Ad oggi il lavoro è stato esposto in diversi paesi, mentre un sito web in continuo aggiornamento raccoglie tutto il materiale, raccontando un periodo significativo per la città ma anche per lo sviluppo del fotogiornalismo. (NG)

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