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In un film di qualche anno fa, una commedia leggera, anzi leggerissima, il guardiano del Museo di storia naturale di New York, passato l’orario di chiusura, si trovava a vivere delle avventure incredibili in un Museo che prendeva vita, tra tirannosauri e mummie.
Quello di passare una notte chiusi in un Museo, in solitudine e vedere le opere in un’altra luce, è uno dei desideri di ogni art lover o appassionato di scienze naturali e di storia che si rispetti. Se siete tra questi sarete felici di sapere che, sempre più spesso, i Musei organizzano serate evento in cui è possibile dormire all’interno delle sale espositive. La maggior parte degli eventi notturni sono per bambini, basta un sacco a pelo e si può passare la notte accanto alle mummie della Galleria Egizia del British Museum a Londra, o provare a far sparire il proprio amico al V&A Museum of Childhood nelle nottate dedicate alla magia. Ma non disperate, sono moltissime anche le proposte per gli adulti: l’American Museum of Natural History di New York ad esempio attrezza un accampamento proprio sotto l’iconica balena blu; il Rubin Museum of Art, dedicato alla conservazione dell’arte proveniente dall’Himalaya, invita gli ospiti a “sognare sotto lo sguardo di un centinaio di buddha”.
E in Italia? Molti i Musei che iniziano ad offrire questo tipo di esperienza: il Muse di Trento, il Palazzo Ducale di Venezia, il Post di Perugia. Perché l’arte fa bene, e dormire in un Museo può offrire degli stimoli nuovi al cervello nelle ore in cui compie il suo lavoro più faticoso, fare ordine nella nostra memoria. Per questo il Museo MAXXI lo scorso anno ha svolto un esperimento, chiedendo a 20 persone di dormire davanti ad un’opera in mostra, ad aspettarli al risveglio un gruppo di esperti, a cui il pubblico ha confidato sogni e sensazioni provate, per indagare gli effetti dell’arte sull’uomo. (RP)