20 luglio 2017

Madison Bycroft

 
Apre domani LIVE WORKS vol5 e noi continuiamo a raccontarvi gli artisti di questa edizione

di

Nome, cognome, data e luogo di nascita
«Madison Bycroft, 1987, Adelaide, Australia del Sud».
In quale epoca e luogo vorresti essere nata?
«Atlantide, oppure a bordo del nautilus».
 
Qual è la prima cosa che fai appena sveglia?
«Considerare le conseguenze di dormire più a lungo».
Qual è il luogo che preferisci nella tua città?
«Non vivo ad Adelaide da un po’ di tempo … Ma quando ci vivevo, il mio posto preferito era il tetto della casa di mia madre durante l’estate. Si trova in campagna, le gazze starebbero cantando e i kookaburra ridendo… Il cielo sarebbe potuto essere rosso, e avrei potuto vedere al di là delle colline aride intorno a me. È un panorama veramente particolare. Sul tetto potevo anche fumare una sigaretta, senza essere nei guai».
Quali sono i tuoi riferimenti visivi?
«Al momento, Tim & Eric».
Esiste un limite che non oltrepasseresti mai? Quale?
«Qualsiasi confine che Mufasa mi proibisca di oltrepassare».
Cosa è la fatica per te?
«Mancanza di vitamina B12».
Quale credi che sia la forza del tuo progetto per Live Works?
«Ho riflettuto sul materiale per circa un anno – questo per me è una nuova forza ed è eccitante – non mi sono ancora stancata dei molluschi».
Cosa ti aspetti da questi giorni di permanenza?
«Mi aspetto di diventare molto ansiosa, nervosa, di arrivare al panico, e poi la festa! Ma quello che spero è che i primi tre stati vengano rimpiazzati dall’immersione nel fiume, guardare le montagne e godere del canto delle cicale.
Gli altri artisti presenti sono tutte persone meravigliose. Sto imparando molto , e mi sento veramente privilegiata ad essere qui».
Un aggettivo che descriva il tuo supercontinente ideale:
«Fluido».
Roberta Pucci

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