19 luglio 2017

Claudia Pagès Rabal

 

Emissions, fool and care è il lavoro che Claudia Pages Rabal presenta a Liveworks. In linea con la sua ricerca sempre incentrata su come le strutture pre-organizzate influiscono sulle interazioni e sulle relazioni umane, questa performance chiude un percorso di riflessione sulla lingua madre e la lingua acquisita e su come la distanza tra le due si fonte continua di alienazione e isolamento.

di

Nome,

cognome, data e

luogo di

nascita

«Claudia Pagès, 1990, Barcellona».
In quale epoca e luogo vorresti essere nata?
«15:10, Barcellona»
Quale è la prima cosa che fai appena sveglia?
«Guardo

che

ora è».

Qual è il luogo che preferisci nella tua città?
«Le

panchine». 

Quali

sono

i

tuoi

riferimenti

visivi?

«Non

capisco

veramente le

immagini».

Esiste un limite che non oltrepasseresti mai? Quale?
Cosa è la

fatica per te?

«La

fatica è

quando

sono

nata».

Quale credi che sia la forza del tuo progetto per Live Works?
«Il

cemento».

Cosa ti aspetti da questi giorni di permanenza?
«Imparare, riformulare, incontrare persone, nuotare»
Un aggettivo che descriva il tuo “Supercontinent” ideale:
«Caldo (cutaneo e climatico)».

Roberta Pucci

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