06 luglio 2017

Fino al 15.VII.2017 Hamish Fulton, Unlike a drawn line a walked line can never be erased Galleria Michela Rizzo, Venezia

 

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Considerato il padre fondatore della Walking Art insieme all’ex compagno di studi Richard Long, Hamish Fulton è il protagonista della nuova esposizione negli spazi della galleria Michela Rizzo di Venezia. 

Difficile quantificare le miglia percorse nell’intero pianeta da Fulton che, a partire dagli anni Sessanta, autoproclamatosi “walking artist”, ha attraversato più di 25 paesi, paesaggi naturali incontaminati, vette ambite dai più audaci alpinisti e, persino, vulcani (è famosa la sua camminata sull’Etna che ha, poi, preso forma nella mostra personale “Migrant Volcano” a Palazzo Platamone a Catania). 
“Un oggetto non può competere con un’esperienza”, per dirla con le parole dell’artista. L’esplorazione fisica non slegata da quella mentale da sempre rappresenta il cardine della ricerca di Fulton che rinviene nel viaggio la possibilità intrinseca di approfondire la conoscenza di sé e della natura e, nel camminare, la chiave per farlo. L’eco di ogni itinerario, compiuto per lo più in solitaria, viene poi condensato in opere fotografiche, testi, disegni, sculture e wall-drawings, che rappresentano la tappa finale dell’esperienza di cammino dell’artista.

La mostra “Unlike a drawn line a walked line can never be erased” contiene nel proprio titolo il cardine di questa poetica di Hamish Fulton, ciò che chiama “weaving”, ovvero camminate che si collegano ad altre camminate. In questo caso l’artista collega quattro precedenti sue camminate all’ultima, percorsa a marzo di quest’anno. Si va, pertanto, dalla traversata sul vertice della Marmolada (Dolomiti) nel 2004, alla camminata di sette giorni andata e ritorno in Liguria nel bellissimo borgo di Bocca di Magra (passando dal livello del mare alla cima del Monte Sagro fino a Carrara nel 2007), al tragitto percorso in cinque giorni nel 2012 dalle montagne della Marmolada a Venezia. E, infine, alla performance Repetitive Walk del 2015 compiuta nel cortile di Palazzo Ducale sempre della città lagunare, con la partecipazione di 216 volontari che hanno transitato per un’ora lungo le linee della pavimentazione dello storico palazzo. Quattro esperienze eloquenti che vanno a formare un ponte immaginario nel tempo e nello spazio, per ricongiungersi alla più recente camminata di otto giorni, nel mese di marzo scorso, da Bocca di Magra, passando attraverso la Galleria del Seminario, fino a Venezia dove Fulton è giunto nella notte di luna piena (Not by car). E quale destinazione potrebbe essere più congeniale per un walking artist qual è Fulton se non Venezia, città adagiata sulle acque, dove l’azione del camminare diviene insieme necessità e limite?

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Hamish Fulton, Unlike a drawn line a walked line can never be erased. Hamish Fulton. Installation view. Photo Credit Octavian Micleusanu
Una mappa (33 walks map. Western Europe, 1971-2017) fa da introduzione alla mostra allestita alla galleria di Michela Rizzo, rivelando un diagramma sorprendente di miglia percorse dall’artista negli ultimi trent’anni nel nord-ovest d’Europa. È un vero e proprio tracciato visivo – come annunciato dal titolo dell’esposizione – che sulla carta può essere depennato, ma che permane in quei suoi passi impregnati d’esperienza e di vissuto.
 Nell’opera Monte Bianco, 2009, 2016, 2002 una citazione di sette personaggi coinvolti in scandali politici, economici e finanziari viene collegata ai quarantanove passi compiuti nell’isola della tribù di nativi americani “Passamaquoddy”, mettendo a confronto corruzione e dipendenza dal denaro con la capacità di sopravvivere con mezzi propri, autoescludendosi dal sistema globale dell’economia di mercato.

La sala successiva presenta opere su carta, phototext, stampe giclée e sculture lignee, scaturite dai pellegrinaggi compiuti da Fulton in Canada (1978), Pirenei (1981 e 2012), Giappone (1988), Dolomiti (2004 e 2012), Tibet (2007), Svizzera (2007), Cile (2012), Sardegna (2014), Sicilia (2014 e 2015) e Spagna (2016). Si tratta di fotografie che scrutano massi rocciosi e picchi montuosi, sculture che disegnano vette e lavori a tecnica mista che tracciano itinerari battuti.
Concludono il percorso espositivo tre grandi wall-drawings (Carrara, Invisible Footsteps, Not by Car) realizzati site specific, vero leitmotiv della mostra veneziana. 
Paola Natalia Pepa
mostra visitata il 10 maggio 
Dal 10 maggio al 15 luglio 2017

Hamish Fulton

Unlike a drawn line a walked line can never be erased 
Galleria Michela Rizzo,
Giudecca 800 Q, 30133 Venezia

Orari: da martedì a sabato 11.00 – 18.00

Info: 0418391711
www.galleriamichelarizzo.net info@galleriamichelarizzo.net 

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